AVEZZANO – Fu accusato di guida in stato di alterazione psicofisica da assunzione di stupefacenti per aver tamponato una vettura nel sottopassaggio di via Don Minzoni di Avezzano, uomo del posto ora ha avuto l’archiviazione del procedimento e attende che gli venga restituita la patente.
I fatti risalgono all’11 giugno scorso quando, intorno alle 15, ad Avezzano, Via Don Minzoni nei pressi del sottopassaggio, M.B. 58 anni, mentre era alla guida della propria auto, veniva violentemente tamponato da altra auto che lo seguiva. Fu richiesto l’intervento del 118 e dei Vigili del Fuoco che soccorsero entrambi i conducenti feriti e li accompagnarono al pronto soccorso dell’ospedale di Avezzano.
Dopo circa due ore, intervenne anche la pattuglia della Polstrada di Avezzano che provvide ai rilievi di rito in assenza delle persone coinvolte. Verso le 19 M.B., seppur non responsabile dell’incidente, su richiesta dei poliziotti, fu sottoposto a prelievo ematico, il cui esito dette risultato positivo e lo stesso M.B. fu accusato del reato di guida di autoveicolo in stato di alterazione psicofisica a seguito di assunzione di sostanze stupefacenti. Ne conseguì la sospensione provvisoria della patente di guida per un anno e sei mesi da parte del Prefetto de L’Aquila.
Ora, assistito dai difensori di fiducia avvocati Roberto e Cesidio Di Salvatore di Avezzano, M.B. ha depositato una memoria difensiva presso la Procura della Repubblica ove, intanto, era stato iscritto nel registro degli indagati per il reato su citato. I difensori hanno sostenuto l’infondatezza del reato ipotizzato per questioni procedurali e di merito. In particolare eccependo, rispettivamente, il mancato avviso di farsi assistere dal difensore di fiducia nominato in occasione del prelievo ematico così come previsto dall’art.114 disp. att. c.p.p. , posto che si trattava di “accertamento urgente sulla persona” ex art. 354 c.p.p., la cui mancata osservanza configurava la nullità assoluta ex articoli177 e 178 c.p.p. del referto e quindi la sua inutilizzabilità, nonché l’assoluta insussistenza dello stato di alterazione psicofisica mentre si trovava alla guida del veicolo in questione.
Il Pm inquirente, Lara Seccacini, esaminata la memoria difensiva e ritenuta fondata l’eccezione, per effetto la mancanza di prova circa la guida del veicolo sotto l’effetto di sostanza stupefacente, ha ritenuto di non poter esercitare l’azione penale e quindi richiesto l’archiviazione del procedimento. Richiesta accolta dal Gip Anna Carla Mastelli. Archiviazione che fa cadere anche la sospensione provvisoria della patente di guida disposta dal Prefetto, per la quale è stata presentata apposita istanza.