AVEZZANO – Caso Gielle – Comune di Avezzano, il Tribunale di Avezzano ha messo fine alla pluridecennale vicenda stabilendo che il Comune deve avere indietro, quindi deve essere rimborsato, di oltre un milione di euro più interessi. Il legale rappresentante della ditta, Guido Giffi, quindi, dovrà restituire all’Amministrazione comunale, la somma che aveva trattenuto dalla tesoreria nel corso del giudizio. Un caso che già più volte è diventato motivo di scontro fra De Angelis e l’opposizione che contestava l’attribuzione di incarichi nella questione Anatra Zoppa al figlio del titolare, difensore del padre in questo giudizio contro il Comune e, poi, difensore del Comune nel giudizio amministrativo. E sarà da vedere anche la posizione dell’ex vice sindaco di Di Pangrazio, Nando Boccia. Il neo consigliere di maggioranza, passato dallo schieramento dell’ex sindaco a quello di De Angelis e con il partito di De Angelis, ha più volte tuonato in aula consiliare contro il mancato recupero al bilancio comunale di questa somma.
Chi ha sempre tuonato su questa vicenda son i consiglieri del Pd, Verdecchia e Di Berardino che, a caldo, hanno subito preso posizione con la seguente nota: «È ora: si esegua e si recuperino i soldi pubblici sino all’ultimo euro!! Già dal 13.10.2017 l’opposizione provvedeva a ricordare all’attuale Sindaco ed amministrazione che esistevano somme di ingente natura (circa un milione di curo) da dover recuperare in relazione alla nota vicenda giudiziaria Gielle sas in liquidazione contro il Comune di Avezzano; ricordi che sono stati ancor meglio cristallizzati dopo l’applicazione “dell’anatra zoppa” nel febbraio 2018 in virtù dell’interrogazione formalizzata dai Consiglieri Roberto Verdecchia e Domenico di Berardino. Interrogazione che, nel ricostruire l’intera vicenda, chiedeva espressamente la concreta volontà dell’amministrazione nel recupero delle somme in questione. Atto amministrativo a cui si dava seguito nel Consiglio Comunale straordinario dedicato al c.d. question time del 14.05.2018.
Il redde rationem alias il giudizio finale è giunto al termine, visto che in data 09.10.2018 il Tribunale di Avezzano, con provvedimento del Giudice Istruttore Dott. Andrea Dell’Orso definitivamente pronunciandosi, con ordinanza ha statuito in totale accoglimento della domanda del Comune e respingendo ogni eccezione della difesa Gielle S.a.s in liquidazione, il rimborso a favore del Comune nella misura di € 1.014.366,80 oltre interessi, liquidando le spese per la soccombenza di lite. Provvedimento che non abbiamo dubbi sia già stato posto in esecuzione dall’ufficio legale dell’ente preposto.
Ora, sempre confidando nella serietà e onestà personale dei controinteressati, siamo speranzosi che il legale rappresentate della Gielle (seppur in liquidazione) restituisca all’ente il mal tolto, ma ove ciò non avvenisse la Pubblica Amministrazione cosa vorrà fare nei confronti della società in liquidazione?
Procedere in sede civile alla ricerca del milione di euro, somma che chiaramente ha la sua tracciabilità bancaria e ove ciò non vi fosse cosa vorrà fare?
Accontentarsi di un’offerta medio tempore a saldo, stralcio e transazione o procedere a sequestri conservativi nei confronti di vari beni del debitore/i?
E se ciò non portasse risultati positivi cosa avrà intenzione di fare! Dare la possibilità a chi si è arricchito indebitamente di farla franca senza un minimo tentativo di procedere a sequestri preventivi o conservativi anche in sede penale, provvedendo a denunciare la spinosa vicenda alla magistratura inquirente per un reato ipotizzabile ai danni della P.A.?
Alla luce di un’ipotetica sottrazione della somma in questione, sarà interessante seguire le mosse di chi si è appropriato delle somme a lui non dovute che di contro farebbero la “felicità” dei restanti 42.500 concittadini, consentendo a tutti di poter usufruire della realizzazione di beni e servizi di cui tanto si parla da parte di qualcheduno ma poco si fa nella realtà. Ma si ricordino che noi saremo sempre vigili e chiederemo il conto di tutto. I consiglieri del Pd Roberto Verdecchia e Domenico Di Berardino».
Alleghiamo l’originale della nota di Verdecchia e Di Berardino e la documentazione relativa ai loro precedenti interventi.