di Claudio Di Giuseppe
Avezzano – Momento calcistico tra i più complicati per la società biancoverde. Cade in casa e resta a 0 punti (con 3 punti detratti) dopo 5 giornate.
Protagonista assoluta della scorsa stagione, specie nel girone di ritorno, l’Avezzano Calcio di questo inizio di campionato sembra una copia evanescente di quella dell’anno passato. Lontane le vittorie strabordanti, i successi dinanzi al proprio pubblico, gli stadi avversari espugnati.
Ora la crisi sta travolgendo la società marsicana. Una crisi ad ampio spettro, dalla bagarre dirigenziale, fino alla crisi sul campo che porta al risultato di 0 punti in 5 partite (complici i 3 punti detratti alla società). Avezzano che cade anche in casa propria, dove aveva raccolto 3 punti con una partita convincente contro il Castelfidardo (5-1), e che ne aveva persi altri nelle prime 2 giornate contro 2 avversarie ciniche come Cesena e Montegiorgio.
Ma oggi, l’Avezzano perde anche la solidità casalinga, espugnata dal Notaresco che si impone per 1-3.
Eppure i presupposti per un finale diverso c’erano, almeno all’inizio. Avezzano che scende in campo combattiva davanti i propri tifosi e va addirittura in vantaggio con Di Gianfelice al 20′ del primo tempo. Ma la gioia dura poco, ovvero 9 minuti: ribaltamento di fronte ed il Notaresco va in gol con Moretti al 29′.
Biancoverdi che si rimboccano le maniche per tornare al pari prima possibile ma dopo altri 9′ c’è il vantaggio degli ospiti: 38′, gol di Minella e 1-2 che sa di doccia fredda appena prima del rientro negli spogliatoi.
Purtroppo il rientro in campo dopo la pausa non cambia la musica: passano 15 minuti ed il Notaresco mette la partita in ghiaccio con l’1-3 di Candellori al 60′.
Da qui in avanti l’Avezzano ci prova, senza troppa convinzione ed il Notaresco amministra il match.
Triplice fischio ed Avezzano che cade tra le mura amiche. Morale a terra e crisi che imperversa, ma grande occasione già domenica prossima contro l’Olympique Agnonese, avversario abbordabile per recuperare posizioni in classifica ed uscire da quella zona d’ombra che la squadra che abbiamo conosciuto l’anno scorso non merita.