di Pierluigi Palladini
AVEZZANO – Mercato Settimanale di Avezzano, è proprio vero che noi comuni mortali e De Angelis viaggiamo a due velocità totalmente diverse. Noi ancora stiamo raccogliendo prese di posizione, pareri e propose alternative, il primo cittadino, con il suo Capo di Gabinetto, Dirigente del Suap e Dirigente del Settore 1, Claudio Paciotti, hanno già proceduto ad invitare gli ambulanti per l’assegnazione degli stalli così come previsti e distribuiti nella nuova sede di via Einaudi e Campana della Pace.
Insomma, fedele al suo motto “state calmi e fidatevi di me”, De Angelis tira dritto per la sua strada incurante di quanto avviene intorno. Ma la cosa davvero interessante è la seguente. Siamo ancora in attesa di conoscere i dettagli della delibera di spostamento del mercato, sappiamo il numero, la Delibera di G.M. 205 dell’1 Ottobre 2018, ancora non pubblicata e nemmeno data ai consiglieri comunali che ne hanno fatto richiesta. La risposta sarebbe quella che è mancante della firma del Segretario generale del Comune. Intanto, però, si procede come indicato da De Angelis che, comunque, con questo atto ha praticamente chiuso ogni dialogo con gli ambulanti e con le loro associazioni di categoria.
Scriveva l’immenso Norberto Bobbio, nel 1958, parlando dei principi fondamentali della democrazia: «Come regime politico la democrazia moderna è fondata sul riconoscimento e la garanzia della libertà sotto tre aspetti fondamentali: la libertà civile, la libertà politica e la libertà sociale. Per libertà civile s’intende la facoltà, attribuita ad ogni cittadino, di fare scelte personali senza ingerenza da parte dei pubblici poteri, in quei campi della vita spirituale ed economica, entro i quali si spiega, si esprime, si rafforza la personalità di ciascuno. Attraverso la libertà politica, che è il diritto di partecipare direttamente o indirettamente alla formazione delle leggi, viene riconosciuto al cittadino il potere di contribuire alle scelte politiche che determinano l’orientamento del governo, e di discutere e magari di modificare le scelte politiche fatte da altri, in modo che il potere politico perda il carattere odioso di oppressione dall’alto. Inoltre, oggi siamo convinti che libertà civile e libertà politica siano nomi vani qualora non vengano integrate dalla libertà sociale, che sola può dare al cittadino un potere effettivo e non solo astratto o formale, e gli consente di soddisfare i propri bisogni fondamentali e di sviluppare le proprie capacità naturali».
La partecipazione alle scelte e la possibilità di modificare le scelte delle istituzioni è una delle caratteristiche di base della democrazia. Se questa facoltà viene superata, ignorata, praticamente soppressa e sostituita dalla filosofia del Re di Francia Lugi XIV “Lo Stato sono Io” o, meno regalmente, alla Marchese Onofrio Del Grillo “Io sò io e voi no siete ‘n…”, allora la democrazia non c’è più e non ci sono più istituzioni e cittadini ma un capo e dei sottoposti.
Ma siamo in democrazia, sostanziale, formale e fattuale, purtroppo per De Angelis e, quindi, sospettiamo che gli ambulanti non si piegheranno docilmente, portando avanti, come peraltro già anticipato, la loro protesta. Noi pubblichiamo integralmente la convocazione del Suap così come sul sito istituzionali del Comune di Avezzano. Non resta che aspettare la reazione delle associazioni di categoria e degli ambulanti stessi, nella convinzione che questa adottata da De Angelis è ormai una modalità che sarà adottata e applicata tutte le volte che ci sarà da fare delle scelte sulla città. Senza condividerle con nessuno, ovviamente.