di Ferdinando Mercuri
ORTONA DEI MARSI – Lungo le rive del fiume Giovenco è stato l’itinerario di una escursione, organizzata sabato dall’Archeoclub di Avezzano. Guidati dal capogruppo Gianni Nardone, gli escursionisti hanno fatto un percorso a ritroso che li ha portati a visitare, dapprima la centrale di sollevamento dell’acqua che viene inviata nei paesi della Valle Subequana fino a San Demetrio Ne’ Vestini, poi nella Sorgente sotto l’abitato di San Sebastiano dei Marsi e, infine, nella stupenda sorgente della Ferriera (nel video). Durante tutta la visita sono stati accompagnati dalle note tecniche del dipendente Cam, Peppino D’Eramo.
Il folto gruppo dell’Archeoclub si è soffermato, poi, nell’antistante piazzale dell’Acquedotto delle Ferriera ad ascoltare le spiegazioni di Nardone sull’origine della Ferriera, sin dalla sua costruzione (metà ottocento) come manufatto per la lavorazione della bauxite portata a dorso di muli e somari dalle montagne di Lecce Ne’ Marsi. Con il conseguente sorgere nella zona, ai piedi di Bisegna, di un mulino e di una centralina per la produzione di energia elettrica che garantì uno dei primati certamente invidiabile: quello di “fornire la luce” ai due centri di Bisegna e San Sebastiano dei Marsi molto prima che arrivasse a molti altri paesi. Quindi c’è stata la visita al centro storico di Bisegna e, dopo una pausa pranzo, appuntamento a Ortona dei Marsi dove, a fare gli onori di casa ha pensato il sindaco Manfredo Eramo (presente durante tutta l’escursione) con l’intrattenimento culturale del prof Giuseppe Grossi nella chiesa di San Giovanni Battista.