AVEZZANO – Durissimo il commento ed il pensiero che ci ha manifestato il consigliere di opposizione, Pd, Roberto Verdecchia sulla vicenda ambulanti. Verdecchia, lo ricordiamo, nella precedente amministrazione è stato assessore per cinque anni.
«“Il popolo è stanco e furibondo”. Le persone nelle strade sono sempre state presagio della voglia di cambiamento, sicuramente speranza di trovare una alternativa allo status quo che in questo modo apertamente criticano. Le persone storicamente scendono in strada nella speranza di trovare una via d’uscita a ciò che non le soddisfa, e in un certo modo manifestano la volontà di sbarazzarsi di ciò che ha generato in loro diffusa indignazione e rabbia.
Avezzano e gli avezzanesi hanno voglia di riscatto e di non essere derisi da un presunto Re che eserciti funzioni di padre padrone. È questo quello che si evince dal malcontento popolare che oggi si è concretizzato ed apparso in tutte le sue sfaccettature con lo sciopero generale degli ambulanti e contestuale manifestazione degli stessi per le vie cittadine, in rappresentanza di tutta la popolazione esausta da una situazione governativa incapace per molti di fare il bene del popolo.
L’attuale amministrazione di maggioranza, totalmente sorda e cieca alla volontà degli operatori del settore, ha deciso lo spostamento del mercato settimanale prima nella zona sud, poi viste le proteste e le difficoltà del caso si vira verso nord di Avezzano, dislocando la storica sede del centro cittadino. Non sono valse le proteste dei commercianti, non sono valse le proteste degli ambulanti, non sono vale le determinazioni di tutti gli operatori economici, certi delle inevitabili ripercussioni economiche negative del suddetto spostamento con la caduta a pioggia delle stesse sull’intera collettività.
Da qui la necessità per gli operatori economici di mostrare apertamente il loro disappunto e la profonda indignazione con una manifestazione di piazza e attraverso il mostrarsi rendere visibile a tutti, nessuno escluso la propria sacrosanta lecita opinione. Erano decenni, che non si assisteva ad una manifestazione di protesta, debole ricordo sessantottino se si eccettuano le fiaccolate contro la chiusura del Tribunale. Ed il visibile e tangibile plauso della cittadinanza che vi ha partecipato o assistito e che si è raccolta in piazza del Municipio, è chiaro sintomo che le decisioni della attuale amministrazione non trova il consenso della popolazione per il benessere della quale, invece si dovrebbe operare.
Un saggio insegnamento dovrebbe suggerire al Re che se il popolo rumoreggia si deve quantomeno ascoltarlo e comprendere le motivazioni della protesta. E se il Re non è Re ma il politico di turno, ben farebbe a scendere tra noi comuni mortali e pensare di adeguarsi alle esigenze dei cittadini e di non dare ascolto a chi vorrebbe farci vivere in una teca di cristallo, visto che la Villa Torlonia che tornerà tra poco a risplendere dovrà essere restituita a tutta la città, senza divieti alcuno (sia esse persone – ambulanti – che animali). Ascolti chi deve ascoltare e non sia cieco e sordo».
#PRIMADITUTTOICITTADINI