AVEZZANO – Centri per l’impiego nella provincia dell’Aquila, ormai prossima la stabilizzazione del personale. Dopo mese di incertezze e polemiche, infatti, la Cgil regionale e provinciale con e il settore Funzione pubblica fanno sapere che dovrebbe essere prossima la soluzione per questi lavoratori, così come predisposto dall’assessore regionale Giovanni Lolli.
Questa la nota integrale diffusa Cgil e Funzione Pubblica dello stesso sindacato: «A seguito delle interlocuzioni avute in questi mesi con la Regione Abruzzo al fine di attivare le necessarie procedure di stabilizzazione del personale precario e di integrazione oraria dei dipendenti part-time dei CPI (centri per l’impiego), oggi la giunta regionale presieduta dall’on. Giovanni Lolli ha deliberato l’approvazione del piano dei fabbisogni 2018-2020 prevedendo la stabilizzazione dei 30 precari del CPI della Provincia dell’Aquila e le necessarie integrazioni orarie dei dipendenti a tempo indeterminato.
Tutto ciò in attuazione delle norme nazionali sul superamento del precariato nella pubblica amministrazione contenute nella legge di bilancio 205/2017 e nell’ottica di potenziamento dei servizi erogati dai Centri per l’Impiego, settore nevralgico per la realizzazione delle Politiche Attive per il Lavoro nella nostra Regione. La delibera prevede inoltre la stabilizzazione di altri precari storici che operano in altri settori nevralgici della Regione Abruzzo.
Si conclude finalmente una vicenda di precariato ultra decennale che ha visto i questi anni la Cgil impegnata sui tavoli nazionali e locali per salvaguardare il diritto dei lavoratori a vedersi riconosciuto un legittimo contratto a tempo indeterminato e la salvaguardia delle professionalità acquisite in questi anni. Ringraziamo tutti gli attori istituzionali e in particolare il presidente Giovanni Lolli che ha lavorato per la positiva definizione della vertenza. Cgil Abruzzo – Carmine Ranieri, Cgil L’Aquila – Umberto Trasatti, Fp Cgil Abruzzo – Paola Puglielli, Fp Cgil L’Aquila – Francesco Marrelli e Federica Benedetti».