AVEZZANO – Espulso da Avezzano un giovane marocchino ritenuto socialmente pericoloso nonché in collegamento con ambienti limitrofi al terrorismo. Ad effettuare l’operazione sono stati i Carabinieri dell’Aliquota di Contrasto della Criminalità Terroristica del Comando Provinciale di L’Aquila. Si tratta di un cittadino marocchino di 26 anni, E.M.T., domiciliato ad Avezzano, irregolare sul territorio dello Stato e con numerosi precedenti di polizia. Il provvedimento di espulsione è stato emesso dal Prefetto dell’Aquila, a seguito delle indagini dei militari aquilani.
I Carabinieri, che hanno eseguito il provvedimento nella mattina del 25 settembre, sin dal maggio scorso hanno iniziato ad indagare e seguire costantemente i movimenti del nordafricano. Indagini ed accertamenti che hanno portato a scoprire il coinvolgimento del cittadino extracomunitario in attività riconducibili al terrorismo. Tuttavia, le indagini sul suo conto hanno evidenziato diversi elementi di pericolosità sociale. Il giovane, infatti, è entrato clandestinamente n Italia nel 2015 dimostrando immediatamente una elevata indole criminale. In pochi anni, infatti, a suo carico sono stati aperti numerosi procedimenti penali per reati commessi nella provincia di Siracusa e nella Marsica, in particolare in materia di stupefacenti, ma anche per furto e resistenza a pubblico ufficiale. nel gennaio scorso, poi, ad Avezzano, lo straniero è stato arrestato dopo che, per sottrarsi a un controllo nell’ambito dell’operazione “Periferie Sicure”, ha speronato una pattuglia dei Carabinieri ad alta velocità, facendo poi ulteriore resistenza ai militari, rimasti feriti. Nella circostanza, lo stesso giudice per le indagini preliminari di Avezzano, convalidando l’arresto, ha descritto il soggetto come “clandestino nel territorio italiano, senza fissa dimora, vicino a soggetti orbitanti in contesti delinquenziali” e ha evidenziato la sua “mancanza di remore a mettere in pericolo l’incolumità degli agenti operanti e degli utenti della strada, nonché la personalità caratterizzata da una particolare scaltrezza e una significativa aggressività nei confronti delle Forze dell’Ordine”.
Le ulteriori e serrate indagini mese in campo, a quel punto, dai Carabinieri dell’Aliquota di Contrasto della Criminalità Terroristica, con l’ausilio di attività tecniche, sono state indirizzate soprattutto sull’elevato tenore di vita tenuto dallo straniero. Un tenore di vita non giustificato dalle sue fonti di reddito ufficiali. Pur non avendo mai svolto lavori in Italia, infatti, il ventiseienne marocchino abitava in un appartamento nel centro di Avezzano e aveva due auto di grossa cilindrata, un’Audi A3 e una Bmw Serie 1, nonché di elevate somme di denaro in contanti rinvenute nella perquisizione domiciliare effettuata al momento dell’espulsione. I Carabinieri dell’Aquila, che hanno operato congiuntamente ai militari della Compagni di Avezzano, hanno anche chiesto l’intervento di personale tecnico della Asl di Avezzano, Ufficio di Igiene Pubblica, a causa delle disastrose condizioni igienico-sanitarie in cui versavano gli ambienti di dimora.
Il Prefetto dell’Aquila, alla luce degli elementi investigativi forniti, ha ritenuto il soggetto “persona socialmente pericolosa” e ha emesso il provvedimento di espulsione con allontanamento immediato dal territorio nazionale, eseguito dai militari nella mattinata del 25 settembre. Nella stessa giornata, a cpnclusione delle formalita prevista dalla normativa del caso, il marocchino è stato accompagnato presso il C.P.R. (Centro di Permanenza per il Rimpatrio) di Torino, in attesa del definitivo trasferimento in Marocco.