AVEZZANO – Ancora una nota da Calvino Cotturone, segretario cittadino del PD di Celano. Come si evince dal comunicato di seguito riportato integralmente, Cotturone contesta alla amministrazione atti finiti nel mirino della Procura di Avezzano, poi annullati in virtù del principio di autotutela. Cotturone chiede ancora una volta chiarezza e trasparenza.
«Carabinieri ed ispettori del lavoro tornano negli uffici del comune di Celano. I militari del nucleo investigativo giorni fa hanno portato via altri documenti che riguardano affidamenti e incarichi a tecnici ed imprese esterne. Sono diversi mesi che il Comune di Celano si trova sotto la lente di ingrandimento della Procura di Avezzano. Mentre il Sindaco tenta di tranquillizzare la cittadinanza, gli uffici comunali non fanno altro che annullare per autotutela gli ennesimi atti. Dopo i casi di dimissioni di tecnici ed annullamenti di delibere e revoche di procedure di gara avvenute nei mesi scorsi, di cui non abbiamo mai avuto chiarimenti, ci troviamo oggi di fronte agli ennesimi atti di annullamento gare e di affidamento lavori per vizi di legittimità.
È stata annullata in autotutela la gara per la gestione dei rifiuti urbani, raccolta, trasporto e smaltimento. Il servizio quindi è stato prorogato senza una gara a danni della cittadinanza che oggi paga condizioni dettate da un contratto ormai scaduto oltre alle spese effettuate per un bando di gara non portato a termine senza tralasciare la legittimità dell’atto in essere che potrebbe portare altri danni alle casse comunali.
Annullati in autotutela anche tutti gli atti relativi alla procedura di affidamento dei lavori previsti nel progetto di riqualificazione urbana, sociale e culturale delle aree degradate per i rioni Muricelle Stazione, Tribuna e Vaschette. Lavori suddivisi in tre lotti per un totale di circa due milioni e mezzo annullati per vizi di legittimità.
La cittadinanza attende da anni la sistemazione di interi rioni abbandonati a quelli già citati servirebbero interventi anche a Borgo Ottomila, via Mura Nuove, San Ferrante, Palmaretta, Rione Campitelli, Coste Aia, santa Cecilia, via Benedetto Croce, via Monte Morrone, via Adige lasciate ormai da anni all’incuria e al controllo di chi vive illegalmente. Perché non utilizzare gli introiti del fotovoltaico per sistemarli? come stiamo spendendo quei soldi?
Tantissime sono state le promesse fatte dall’amministrazione, soprattutto in campagna elettorale, ma di atti concreti vediamo solo annullamenti al fine di autotutela e per vizi di legittimità. Forse è il caso di valutare eventuali dimissione per incapacità nel portare a termine gare ed appalti?»