di Americo Tangredi
TAGLIACOZZO – Nel pomeriggio di sabato 22 settembre alle ore 15 si è svolto, presso il teatro Talia, il convegno “Briganti in cammino: dalla ribellione post unitaria alle opportunità di rinascita per i piccoli borghi”. Il convegno è stato patrocinato dal comune di Tagliacozzo e promosso dal Club Alpino Italiano, dall’Ordine dei giornalisti d’Abruzzo e dall’Istituto onnicomprensivo statale Argoli e con il contributo del Comitato Scientifico Centrale.
Il convegno è iniziato con il saluto delle autorità presenti. «Questo convegno – dice il sindaco di Tagliacozzo Vincenzo Giovagnorio – ci permette di fare una presente riflessione storica sul brigantaggio analizzando anche il famoso cammino dei briganti sia dal lato turistico e sia dal lato legislativo». Dopo i saluti di Gaetano Falcone del CAI Abruzzo, del dottor Salvatore Perinetti del CS Abruzzo segue un’interessante intervento del dottor Erminio Quartuani vice presidente del CAI Nazionale sui comuni di alta montagna e dei loro importanti ruoli.
La manifestazione si è divisa in due momenti significativi: il primo è stato dedicato ad una riflessione prettamente storica sul fenomeno del brigantaggio relativo sia al meridione e sia a livello locale. Il secondo è stato un momenti dedicato alle opportunità che può creare il brigantaggio dal punto di vista storico- artistico con uno sguardo verso il settore turistico.
«Il brigantaggio – afferma Walter Cavallari storico contemporaneo – è un fattore storico divisivo per colpa dell’intromissione della politica». Per contrastare questa visuale, secondo lo storico Cavallari, bisogna ideare una memoria condivisa per creare, come in Francia e Germania, un forte senso unitario. Tutto ciò deve essere sviluppato dalla ricerca storica. Il primo relatore continua con un’interessante spiegazione sull’unità d’Italia e come da essa si svilupparono delle grandi problematiche come l’annosa questione meridionale dove si svilupparono due punti: il brigantaggio e l’emigrazione che sfiorò il 30%. «L’unità d’Italia – continua Cavallari – nel cittadino meridionale creò prima indifferenza, poi diffidenza e poi ostilità». Dopo il primo intervento si sono susseguite relazioni sul brigantaggio tra Marsica e Cicolano curato dalla dottoressa Michelina De Angelisi, le bande di briganti che operarono nelle terre Marsicane e del Cicolano tenuto dal dottor Roberto Tupone e le esperienze dei viaggiatori stranieri nel Gran Tour curato dalla dottoressa Alessandra Liberati.
Nel secondo momento ci si è concentrati sull’aspetto prettamente turistico che il brigantaggio porta nelle terre della Marsica e del Cicolano. Si è dato uno sguardo sulla figura di Gigi Panei alpinista ed imprenditore e compagno di cordata del noto alpinista Walter Bonatti curato dal dottor Fabrizio Pietrosanti. Anche i Murales che parlano del brigantaggio a Fimignano (RI) sono stati esposti dal dottor Marcello Mari. In ultimo è stato esposto, da Alberto Liberati, lo sviluppo dei cammini escursionistici che funzionano, come il cammino dei briganti, generando una microeconomia molto virtuosa.
Infine, all’inizio della manifestazione, sono stati consegnati dei diplomi agli studenti dell’Istituto Tecnico Economico per il turismo per aver partecipato ad un progetto europeo sul cammino dei Brigati. Al convegno sono collegate la visita notturna nel centro storico di Tagliacozzo e l’escursione di domenica 23 settembre lungo il cammino dei briganti tra San Donato di Tagliacozzo e Santo Stefano di Sante Marie. Le vicende storiche inerenti al periodo unitario e post-unitario devono essere riscoperte e ristudiate così da purificare la memoria di quei tempi così difficili per la nostra Italia.