AVEZZANO – Concorso evitato e procedura di selezione riavviata da quella precedente per evitare tempi lunghi. È questa, in estrema sintesi, la risposta del Direttore generale della Asl Avezzano-Sulmona-L’Aquila, Rinaldo Tordera, ai consiglieri regionali del Movimento Cinquestelle, l’avezzanese Gianluca Ranieri in testa, che lo avevano interrogato circa la modalità con le quali, improvvisamente, dopo ben sei anni, fosse stata riaperta la pratica dell’avviso del 2012 per procedere alle nomine. Ranieri ipotizzava una scelta di carattere elettoralistico e per produrre consenso, con una decisione di riapertura di quell’iter, dopo un intervento della Uil, nell’aprile scorso, e quando si è concretizzata l’ipotesi di elezioni regionali vicine.
Alle ipotesi di Ranieri e dei Cinquestelle abruzzesi, risponde ufficialmente il Direttore generale Asl affermando che si sarebbe trattato «di una procedura riavviata già negli anni scorsi per la quale l’azienda ha profuso un impegno costante al fine di portarla avanti per colmare le lacune di personale, far funzionare meglio i reparti e organizzare in modo più efficace il lavoro all’interno degli ospedali.
Tordera ricostruisce anche le fasi di questo iter procedurale e ricorda come fosse «rimasta al palo nel 2012, durante la precedente gestione, e per questo abbiamo dovuto riavviarla, intervenendo di volta in volta per superare e risolvere ripetuti contrattempi. Tali contrattempi non sono imputabili alla nostra volontà – specifica il Dg della Asl aquilomarsopeligna – perché sono stati determinati dalla necessità di sostituire, di volta in volta, i componenti dimissionari della commissione esaminatrice. Per nominare i sostituti è stato necessario adottare le procedure amministrative e attuarle nel rispetto dei tempi tecnici».
Ma il responsabile dell’azienda sanitaria cerca anche di rispondere in merito al motivo che ha portato a tale scelta, e cioè una questione di tempi, anche se nel frattempo, a parer nostro, sei anni erano già trascorsi e Ranieri bene fa ad interrogarsi sul «Se non siano cambiate nel frattempo le necessità dei nosocomi del territorio». Tordera così spiega la linea della riapertura del vecchio bando: «Ogni volta che ce n’è stata la necessità siamo intervenuti tempestivamente per mandare avanti l’iter fino a quando, nell’anno corrente, siamo riusciti a riattivare definitivamente la procedura e a rimetterla utilmente in moto. Abbiamo scelto di riprendere la procedura del 2012 e di non riaprire i termini – conclude Tordera – , perché ciò avrebbe comportato un forte allungamento dei tempi di espletamento dell’iter che sarebbe stato in contrasto con la necessità di colmare al più presto i vuoti d’organico degli ospedali di Sulmona, Castel di Sangro e Avezzano».
Auspichiamo che tutto sia stato condotto nel pieno rispetto di norme e regole e soprattutto che si inizino a prendere decisioni ed iniziative, per i motivi più diversi, ma con il solo scopo di risollevare la sanità pubblica che, soprattutto nella Marsica e nelle aree interne, è giunta forse al livello più critico di sempre.