di Roberta Placida
AVEZZANO – Il 13 Settembre scorso, il vice sindaco e il referente del servizio del Patrimonio del Comune, hanno fatto visita ad alcuni degli assegnatari degli “orti urbani”: oltre 50 spazi da circa 50 metri quadrati, divisi dagli agricoltori più o meno esperti e utilizzati per diversi tipi di colture.
Una iniziativa che parte da lontano, già dal 2010, quando l’Amministrazione Floris, con la delibera di C.C. n.24 del 14/04/2010 recepisce e fa propri i contenuti dell’articolo 16 della Legge Regionale 25/88 “Forme organizzative di utilizzazione delle terre civiche di categoria “A”.
Una successiva delibera, questa volta della amministrazione Di Pangrazio, e precisamente la delibera di C.C. n.17 del 25/06/2014 (variazione art. 9 – orti urbani), fissa i criteri di assegnazione delle terre e nella premessa così recita: “L’Amministrazione Comunale di Avezzano, nell’ambito della programmazione delle proprie attività istituzionali/assistenziali devolute alla competenza degli Enti Locali, intende promuovere la formazione e l’organizzazione di “Orti Urbani” quali sistemi predisposti di appezzamenti di terreno ad ordinamento policolturale, coltivabile a scopo non commerciale, per favorire forma di aggregazione tra cittadini e sostenere l’economia familiare, fornire occasioni per il tempo libero, utilizzando al meglio tutte le strutture, gli spazi e le sinergie disponibili sul territorio”. Allora fu il consigliere Gianfranco Gallese, con l’appoggio del suo gruppo consiliare, “Per Avezzano” nelle persone di Mario Babbo, Mario Madonna e l’assessore di riferimento Luca Angelini, che volle fortemente e promosse la messa in atto della iniziativa. Ma, come spesso succede, c’è chi semina e chi raccoglie i frutti delle sementi gettate da altri, l’attuazione finale è stata conclusa dalla attuale amministrazione. Tuttavia, il dott. Gallese, si dice soddisfatto e ringrazia sia il suo gruppo consiliare, sia il dott. Fernando Santomaggio e il suo ufficio per l’impegno profuso. «Nel 2014 abbiamo stabilito di criteri di assegnazione – ci dice ancora Gallese-: il 60% degli orti disponibili deve essere dato ai pensionati e il 40% agli inoccupati, con almeno 10 anni di residenza ad Avezzano. È un progetto dalla forte valenza sociale, dal momento che cerca di andare incontro alle problematiche economiche, ma anche crea aggregazione e momenti di sano divertimento. Sono stato felice di sapere che l’attuale vice-sindaco ha accolto le mie proposte di miglioramento del progetto, annunciando la prossima installazione di un impianto di video sorveglianza che possa garantire la sicurezza, una copertura per proteggere dagli eventi atmosferici, e l’inserimento di servizi igienici».
Sicuramente un successo, ma che giunge da molto lontano.