AVEZZANO – Caro pedaggi e autostrade insicure, a fianco del Comitato Sindaci di Abruzzo e Lazio, il 19 settembre ci saranno anche i sindacati al massimo livello rappresentativo regionale. Le confederazioni Cgil-Cisl-Uil, infatti hanno deciso di sostenere la lotta dei sindaci laziali e abruzzesi e con loro anche di chiedere al Governo, oltre alla questione pedaggi e sicurezza infrastrutturale, la totale riforma del sistema delle concessioni. Un sistema che con il Ponte Morandi ha mostrato tutta la sua arretratezza ed inadeguatezza. In Abruzzo, poi, senza che, fortunatamente, siano avvenuti disastri, il sistema Toto ma mostrato e fatto scuola su come far cassa senza spendere un euro.
Questa la nota di adesione diffusa dalle segreterie regionali confederali: «La tenuta e lo sviluppo del nostro territorio è strettamente correlata a sicurezza, fruibilità ed economicità di una infrastruttura strategica quale è quella delle autostrade A24 e A25. È evidente come tale infrastruttura, negli anni, abbia consentito di vivere, risiedere, lavorare e studiare in aree difficili, garantendo quel progresso che si genera solo nel contatto tra centri minori e grandi agglomerati urbani. Oggi, però, quei collegamenti che nel tempo hanno creato opportunità e vantaggi vengono drasticamente messi in discussione per via di livelli tariffari insostenibili. In tale contesto, già problematico, si inserisce l’urgenza della messa in sicurezza sismica dell’infrastruttura, opera che, qualora dovesse attuarsi con l’attuale schema concessorio e le attuali regole di remunerazione degli investimenti, tornerebbe ad impattare ancora una volta il livello tariffario già troppo esoso.
Per queste ragioni aderiamo alla manifestazione promossa dai sindaci dei Comuni dell’Abruzzo e del Lazio per il prossimo 19 settembre dinanzi al Ministero Infrastrutture e Trasporti. Ci aspettiamo che quella giornata non sia solo una forte espressione di protesta ma divenga la base di una interlocuzione di merito degli attori del territorio con il Ministero, e ciò atteso che – sino a quando non si determineranno scelte diverse in termini di concessione o nazionalizzazione – gli attuali schemi concessori meritano di essere rivisitati. Risulta necessario infatti, e da subito, intervenire per calmierare il rendimento garantito del capitale investito in un meccanismo che ha dato vita a quell’essere strano che è il monopolio privato di un bene pubblico essenziale dove, peraltro, si rischia che sia prevalente l’interesse nella gestione degli affidamenti dei lavori rispetto alla qualità del servizio finale reso all’utenza, quel servizio che dovrebbe rappresentare invece il reale core business di una gestione autostradale pura. – Le Segreterie regionali Cgil-Cisl-Uil Abruzzo».
Noi ci riserviamo solo una piccola notazione. La decisione dei sindacati regionali di intervenire, sostenere ed affiancare a lotta del Comitato Sindaci Lazio e Abruzzo rileva che quella lotta andava fatta e la si doveva al futuro dell’Abruzzo. Agli Amici del Tè delle Cinque, quindi, non resterà ora che osservare. Per imparare…
P.L.P.