AVEZZANO – Lavoratori LFoundry a tempo determinato lasciati a casa, controreplica di Massimo Verrecchia, dopo le precisazioni al veleno della direzione aziendale (leggi Sergio Galbiati) e le dichiarazioni di vicinanza, assolutamente prevedibili, del portavoce del sindaco di Avezzano alla stessa dirigenza LFoundry. Nella controreplica, peraltro, Verrecchia ricorda come l’attuale primo cittadino si sta vantando di opere che so state decise ed avviate quando la maggioranza era quella uscita dalle urne e lui era il capogruppo di maggioranza che fece approvare in commissione alcune di queste opere.
«Che amarezza registrare un intervento del sindaco De Angelis che, nella sua veste istituzionale, sul caso di circa cento licenziamenti, non sono solo di LFoundry, non ha speso mezzo rigo per esprimere vicinanza e solidarietà agli ormai ex dipendenti e alle loro famiglie che da pochi giorni sono stati mandati a casa (56 di LFoundry i quali potevano essere stabilizzati, i 19 di Valenti nastri, e 5 ex Crab che non sono di serie B). Una insensibilità disarmante. Il paradosso poi è che dopo aver evidenziato che circa 100 persone in questi giorni sono andate a casa, ed aver ricordato che il manager Sergio Galbiati il 22 maggio dello scorso anno con De Angelis ha annunciato nuovi 100 posti di lavoro, come riportato dalla stampa, il sindaco anziché esprimere solidarietà ai lavoratori mandati a casa ha espresso apprezzamento al manager Galbiati. E per che cosa, per la promessa fatta? Io sto con i lavoratori! A loro rinnovo vicinanza e solidarietà. Lo afferma l’esponente di centrodestra, Massimo Verrecchia, tra i più votati delle scorse amministrative, fautore della lista “Avezzano Popolare” che ha preso il 7%, percentuale determinante per la vittoria di De Angelis. Il sindaco De Angelis poi ha un portavoce smemorato che scrive libri ma non legge le delibere. Per questo l’unico che ha perso l’occasione per tacere è stato proprio Alfatti che, per giustificare la sua presenza in comune, scrive “alfazzate” di non poco conto. Dove sta scritto che la causa dei licenziamenti è da imputarsi all’amministrazione? Ha dato fastidio che è stato ricordato l’impegno assunto di cento nuovi posti di lavoro? C’è stata lesa maestà?
L’occasione però è utile per far conoscere ai cittadini la verità dei fatti grazie proprio alle delibere che il portavoce non legge. Infatti i lavori elencati nella replica scritta da Alfatti per De Angelis, da Piazza Risorgimento a Piazza del mercato, all’ex Onmi, tranne la pista ciclabile, sono il frutto del lavoro portato a compimento dall’amministrazione di cui io, insieme ai colleghi consiglieri e assessori, prima della sentenza dell’anatra zoppa, abbiamo voluto ed approvato. Sono in poche parole i risultati raggiunti prima del grande inciucio che resterà nella storia di questa città. L’unico lavoro che l’attuale maggioranza può vantare è quello della discutibile pista ciclabile al centro cittadino che ha eliminato centinaia di parcheggi. Le delibere di giunta di quei lavori hanno visto come proponente l’allora vice sindaco, con delega ai lavori pubblici, Emilio Cipollone e sono state approvate dal sottoscritto in qualità di capogruppo di maggioranza in commissione lavori pubblici e nel bilancio del 23 dicembre 2017 in consiglio comunale dopo averle discusse nelle riunioni dell’allora maggioranza.
Quindi i risultati che Alfatti e De Angelis elencano non li deve ricordare al sottoscritto, che è stato parte integrante ed incontrovertibile di quel lavoro, ma ai consiglieri che non lo hanno né voluto né votato e che, pur di salvare la poltrona, oggi se ne infischiano degli impegni presi pubblicamente, tanto mica li hanno presi loro che si sono candidati con le coalizioni di Di Pangrazio e Casciere! Impegni e promesse che saranno puntualmente ricordate ogni venerdì sulla pagina Facebook. Il sindaco De Angelis se pensa di non aver fatto il contrario, di quanto detto e promesso, non ha nulla temere perché rafforzerà la sua credibilità diversamente però ne tragga le conseguenze politiche e morali nei confronti dei cittadini che lo hanno votato proprio per quei impegni assunti pubblicamente e con i voti di decine di candidati».
Alcuni promemoria. Il 12 settembre, cioè domani, si terrà l’incontro fra azienda e sindacati e no è escluso, anzi è quasi certo, che da questo incontro potrebbero delinearsi gli scenari dell’immediato futuro in LFoundry.
Ma domani 12 settembre è anche il giorno del Tar sul caso Cipollone/Paciotti in Consiglio comunale. I giudici amministrativi, infatti, debbono pronunciarsi sulle modalità di surroga del consigliere Francesco Paciotti, fratello del capo di gabinetto del sindaco, Claudio Paciotti, con Annalisa Cipollone, esclusa irregolarmente dall’assise civica. Una sentenza che avrebbe avuto un suo peso cinque mesi fa, ma che ora ha certamente meno importanza. La Cipollone, infatti, cinque mesi fa era l’ago della bilancia. Ora le cose sono cambiate. I pullman di turisti annunciati dal sindaco sono di là da vedere, in compenso sono ben visibili le carovane di errabondi che viaggiano con disinvoltura da una spiaggia all’altra della politica avezzanese.
Dopo l’Udc, e Casciere, infatti, dopo il passaggio dell’ex vice sindaco di Di Pangrazio, Nando Boccia, a Forza Italia, ora è dato per certo il trasloco in area Lega anche di Giovanni Luccitti, Gabriele Tudico e Sonia Di Stefano. Se così fosse il peso di Annalisa Cipollone sarebbe di gran lunga meno decisivo. Anche altri, però, dovrebbero preoccuparsi in seno alla maggioranza. Il gruppo dei quattro ex ribelli (Ridolfi, Aratari, Dominici e Pierleoni) non ha più il peso della primavera scorsa.
Insomma, ancora una volta, si è votato in modo ma ci si trova un governo composto in gran parte da chi era nelle file opposte. Il tutto, ovviamente, “Per il bene della Città”. Suona bene per farci una lista. Anzi, un… “Listone”.
P.L.P.