AVEZZANO – È l’incubo di ogni matricola universitaria da un ventennio a questa parte. Da anni, praticamente dall’inizio, la loro istituzione ha scatenato polemiche e azioni per eliminarli o rivederli. Parliamo dei test di ammissione a molte facoltà universitarie, soprattutto a numero chiuso, che ogni anno mietono vittime a centinaia fra gli studenti italiani. Il caso più eclatante, come noto, è quello dei test per entrare a Medicina e Chirurgia. Da oggi, però, sarà possibile fare un ricorso assistiti dagli esperti di “Faro Campus” di Avezzano.
Faro Campus, Centro di orientamento e formazione per lo sviluppo dei Talenti e la valorizzazione delle eccellenze, infatti, organizza e promuove un incontro gratuito per avviare un’analisi e quindi una riflessione condivisa sulle problematiche connesse alla conduzione dei Test di Ammissione che disciplinano le iscrizioni alle Facoltà a numero programmato, quale Medicina. Il medesimo si terrà venerdì 14 settembre, dalle 15 alle 17, presso la sede del sodalizio, che si affaccia sulla centralissima piazza Risorgimento ad Avezzano.
«In particolare verranno esaminate le diverse irregolarità, formali o di sostanza – ci spiega l’ingegnere Mario Vitale coordinatore di Faro Campus ad Avezzano – , che spesso finiscono per inficiare la regolarità dell’organizzazione e somministrazione della prova ministeriale e quindi le conseguenti possibilità di presentare ricorsi, individuali o di gruppo, avversi all’esito. Anche quest’anno, immediatamente a seguire la prova, sono state sollevate osservazioni e critiche, ed avanzati legittimi dubbi sulla regolarità della conduzione delle operazioni in numerosi atenei: si ha ragione di prevedere che il numero dei ricorsi crescerà considerevolmente – conclude Vitale – , forse al punto da far rimettere in discussione tutto il sistema connesso alle presunte necessità di regolamentare e limitare gli accessi a tante Facoltà Universitarie».