AVEZZANO – Nuovo duro “J’Accuse” di Domenico Venditti, Presidente dimissionario di Confesercenti, all’indirizzo del sindaco di Avezzano, della sua giunta e della sua maggioranza. Venditti esprime l’indignazione dei commercianti e artigiani in relazione alle vicende riguardanti pista ciclabile, isola pedonale e il centro di Avezzano nel complesso. Venditti è l’ex Presidente provinciale di un sindacato che rappresenta le piccole e medie imprese, dimessosi, lo scorso anno, per concorrere alle elezioni in appoggio proprio all’attuale sindaco Gabriele De Angelis.
«Sono sempre più indignato. Come al solito le vittime di questo sistema sono solo e sempre le imprese del commercio e dell’artigianato. Si pensa al bene di tutti tranne di chi, oggi come oggi, continua costantemente a fare sacrifici mettendosi a dura prova a causa delle numerose normative che rendono la conduzione d’impresa quasi impossibile. A ciò, come se non bastasse, si aggiunge l’Amministrazione comune che ci mette del suo nel disagiare il sistema produttivo di Avezzano. Nonostante il flop della pista ciclabile nella zona nord di Avezzano – scrive Domenico Venditti nella sua lettera – , relativamente alla quale il riscontro dei cittadini è stato pessimo in quanto mai utilizzata ed ancora oggi senza alcuna speranza di esserlo, ora l’Amministrazione comunale avanza proposte che si possono definire indecenti. Tra queste, appunto, la nuova pista ciclabile che collegherebbe la zona nord con la zona sud di Avezzano. Come sempre vengono messe al primo posto l’apparenza anziché l’utilità; la Città di Avezzano non ha assolutamente bisogno dell’ennesima pista ciclabile che avrà il solo scopo di sprecare i fondi concessi per i lavori, ma ha invece bisogno di infrastrutture e innovazioni per rendere il centro accessibile a tutti e con servizi utilizzabili da tutti. Con tale progetto, non ci sarebbe alcuna nuova opportunità per la città, anche per il fatto che non andrebbe a collegare nessun servizio di interesse collettivo.
Il problema non è rendere più gradevole la passeggiata in centro, ma riportare le persone nel centro di Avezzano attualmente deserto e poco frequentato. Non sarà certo la pista ciclabile a riportare le persone in questa zona e, anzi, con il taglio dei parcheggi e le varie limitazioni al traffico, ne deriverà sicuramente un calo degli affari che inciderà, che ovvio, in maniera negativa sulle attività commerciali, facendole tracollare (se possibile) ancora di più.
Nella qualità di ex Presidente della Confesercenti, a rappresentanza delle piccole e medie imprese sono stato più volte contattato dalle imprese avezzanesi le quali hanno espresso il desiderio di un mio intervento in merito – chiarisce Venditti – , così come hanno voluto la mia presenza all’interno della sede della Confartigianato nell’incontro relativo allo spostamento del mercato del sabato. Trovo sconcertante che lo stesso presidente Angeloni, in un articolo, definisca positiva la pista ciclabile, ponendosi dalla parte dell’Amministrazione e non delle imprese. Forse a lui non tocca personalmente, in quanto opera con una sua attività in una zona completamente diversa, ma, a prescindere, sono del parere che vengono prima gli interessi delle aziende. Di conseguenza, oggi esprimo l’indignazione di questi commercianti e artigiani sentendomi in dovere di contestare assolutamente questa idea della nuova pista ciclabile. In queste settimana ho raccolto i pareri di imprenditori e artigiani, persone che rappresentavo e che mi sento ancora di dover rappresentare, e ne ho potuto concludere che tale realizzazione non avrebbe alcuna utilità e non ha senso dopo che la pista della zona nord della città non è stata per niente un successo. Chi andrebbe quindi a beneficiare di questo intervento, l’impresa che la realizza? E le svariate aziende del commercio che pagano con difficoltà le tasse al comune di Avezzano? Loro sono di poco rilievo? Non contano nulla nella nostra società? Forse a qualcuno sfugge, ed è allora il caso di ricordarlo e sottolinearlo, che le piccole e medie imprese, nonostante la durissima crisi di un decennio ormai, restano la trama fondamentale della nostra economia. Come al solito le vittime di questo sistema sono solo e sempre le imprese del commercio e dell’artigianato e – continua la lettera di Venditti – , nonostante non sia mia intenzione mettere in discussione le attività delle Amministrazioni, mi sono trovato costretto a farlo per sensibilizzare coloro che non mettono il cuore nel proprio lavoro. Mi chiedo se i nostri rappresentanti hanno mai gestito un’attività in proprio, se sanno cosa significa mantenerle in piedi, i sacrifici che ne sottendono.
Forse no, altrimenti non avrebbero nemmeno pensato di investire su una nuova ed inutile pista ciclabile in una città – conclude l’ex Presidente di Confesercenti – , come Avezzano, dove è possibile utilizzare le biciclette per non più di quattro mesi l’anno».