di Germanico Patrelli
AVEZZANO – Presentato questa mattina alle 11, nella sala conferenze del municipio di Avezzano, l’ennesimo cambio di casacca, ovvero il preannunciato passaggio a Forza Italia dell’ex Vice Sindaco della coalizione Di Pangrazio, Nando Boccia. Noi non siamo andati perché, onestamente, non ce l’abbiamo proprio fatta al pensiero di dover ascoltare una nuova versione della supercazzola sul “bene della città”.
Un altro pezzo di minoranza, in parole semplici e comprensibili, approda negli oscuri meandri del “Castello De Angelis”, lasciando il gruppo misto dove ancora sono presenti i consiglieri Tudico, Di Stefano e Luccitti in attesa di completare le trattative per l’ingresso nella Lega.
In questo Paese, l’Italia, è notorio che la memoria storica non sia esattamente il principale pregio e, quindi, riteniamo che valga la pena ricordare quale era e quale è stato, fino a qualche mese fa, il BocciaPensiero riguardante questa amministrazione quando, urlando dai banchi dell’opposizione, predicava bene ma, a quanto pare, razzolava anche male.
Era Marzo 2018 e una voce, quella di Boccia ovviamente, rilasciava le seguenti dichiarazioni:
«Sono sconcertato dai continui atti di illegalità e opportunità politica che vengono commessi nel Comune di Avezzano dall’amministrazione De Angelis».
Anche noi siamo sconcertati ma lo sconcerto termina con il passaggio ad una poltrona più grande? Boccia continuava ricordando alla presente amministrazione alcuni atti di illegailtà e noi con molto piacere ricordiamo a lui le sue parole:
«Voglio solo ricordarne alcuni: la questione sulla incompatibilità di Mariano Santomaggio convalidato in Consiglio dai soli consiglieri della ex maggioranza De Angelis; due delibere di giunta per autorizzare e pagare (oltre 40.000 euro con soldi dei cittadini Avezzanesi) l’avvocati Capponi Bruno al fine di ricorrere al Tar e al Consiglio di Stato (questione dell’Anatra Zoppa) per difendere sei consiglieri della coalizione della ex maggioranza De Angelis (questi ultimi dovevano difendersi a proprie spese); questione Gielle, nonostante la Sentenza immediatamente esecutiva della Cassazione, ancora non sono stati posti in essere atti esecutivi per il recupero di circa un milione di Euro da parte del Comune di Avezzano (senza dimenticare che l’avvocato Capponi Bruno è il legale della Gielle contro il Comune di Avezzano)».
E poi continuando tra le memorie dell’ex vice sindaco:
«Questione contratto di quartiere -nuovo municipio, anche in questo caso, nonostante la Sentenza immediatamente esecutiva del Tribunale Penale di Avezzano, ancora non sono stati posti in essere atti esecutivi per il recupero della provvisionale di circa un milione di Euro a carico di tutti gli imputati in solido Goffredo Mascitti (costruttore) Paolo Santoro (architetto) e Massimo De Sanctis (dirigente del Comune); questione piazza del mercato, che con una determina dirigenziale sono stati affidati incarichi direttamente al gruppo Tonelli; delibera di giunta n. 46 del 27 febbraio 2018, otto giorni prima delle dimissioni del Sindaco, con la quale si approva lo studio di fattibilità presentato dal comandante Montanari Luca e si dispone il trasferimento del Comando del Corpo di Polizia da via Don Minzoni al PALAZZO TORLONIA».
Ma ce ne è ancora :
«La deliberazione di giunta n. 48 del 27/02/2018 (sempre otto giorni prima delle dimissioni del Sindaco) riguardante la messa a disposizione e l’utilizzo del Castello Orsini all’Università PEGASO (rappresentata a livello locale da Armando Floris) che corrisponderà al Comune di Avezzano la cifra complessiva forfettaria annuale di euro 2.000 (comprensiva di IVA). Tale delibera è stata assunta in violazione dell’articolo 1 del Regolamento d’uso dei locali del Castello Orsini. Questa struttura può essere usata esclusivamente per manifestazioni di carattere socio culturale e i temi di queste devono riguardare argomenti di diffuso interesse. Peraltro, il soggetto richiedente non deve avere scopo commerciale e di lucro (in questo caso trattasi di Ente privato cui gli iscritti pagano rette)».
E ancora:
«Si va avanti per proclami, incontri e telefonate (per eventuali passaggi) e con l’appoggio dell’Ufficio di Presidenza si è fermata l’attività del Consiglio Comunale. Ed infatti, ultima in ordine di tempo è la violazione dell’articolo 98, comma 3, del Regolamento sul funzionamento del Consiglio Comunale: la Presidente Cosimati Iride non ha provveduto, nei termini, alla convocazione della Prima, Seconda e Quarta Commissione Consiliare (oltre la Commissione Speciale per la revisione dello Statuto e dei Regolamenti) per eleggere i nuovi Presidenti tenuto conto che Cipollone Annalisa, Di Stefano Pierluigi, Di Benedetto Mauro e Colucci Chiara sono cessati e non sono più consiglieri comunali. Lo stesso dicasi per la Sesta Commissione dove il Presidente Lamorgese Alberto non ha provveduto a convocarla (articolo 98, comma 5) visto che Colucci Chiara (Vice Presidente di questa Commissione) è cessata dalla carica di consigliere comunale. La Presidente Cosimati pensi ai cittadini e permetta ai Consiglieri Comunali di amministrare per il bene della città di Avezzano. Del resto, nonostante sia stata eletta il 17/07/2017 con 17 voti favorevoli e 1 scheda bianca da 16 consiglieri della ex maggioranza (di cui sei sono cessati dalla carica a seguito della sentenze del Tar e del Consiglio di Stato) deve rappresentare, comunque, l’intero Consiglio Comunale composto da 24 eletti più il Sindaco».
Ma la frase che ci ha colpito di più, e sinceramente quella che gli fece più onore, fu proprio questa
«Illegalità e opportunismo politico: ognuno di noi può dire quello che vuole, ma siamo quello che facciamo!».
E qui adesso ci ricolleghiamo al titolo, nel film cult italiano “Amici miei atto I°” nella scena del vigile e nella quale il mitico Ugo Tognazzi interviene per evitare una multa al suo amico in macchina che aveva ripetutamente suonato il clacson :
– (Tognazzi) “Tarapia tapioco. Prematurata alla supercazzola o scherziamo! – (Vigile) Prego? – (T) No, mi permetta. No, io; eh scusi noi siamo in quattro. Come se fosse antani anche per lei soltanto in due, oppure in quattro anche scribai con cofandina; come antifurto, per esempio. (V)- Ma quale antifurto, mi faccia il piacere! Questi signori qui, stavano suonando loro. Non si intrometta! – (T) – No, aspetti, mi porga l’indice; ecco lo alzi così. guardi, guardi, guardi; lo vede il dito? Lo vede che stuzzica, che prematura anche. Ma allora io le potrei dire anche per il rispetto per l’autorità che anche soltanto le due cose come vicesindaco, capisce? -(V) Vicesindaco? Basta così, mi seguano al commissariato!!! – (T) No, no, no; attenzione! No, attenzione antani secondo l’articolo 12 abbia pazienza, sennò, posterdati, per due, anche un pochino antani in prefettura. Senza contare che la supercazzola prematurata, che ha perso i contatti col tarapia tapioco.” e questo è il link per vederla https://youtu.be/u22wbtCKYmw
Insomma questa è la storia triste che si sussegue ormai da Giugno 2017 quando questa amministrazione è approdata al Comune di Avezzano raccontando una bella supercazzola a tutti i cittadini ignari di ciò che stesse per accadere. Ora aspettiamoci l’assessorato come contro partita dal Sindaco a Boccia, non a caso si parla di un paio di nomi entro metà settembre, proprio in corrispondenza della decisione del Tar sulla vicenda Paciotti-Cipollone. L’ennesimo cambio di giunta in meno di un anno e mezzo. Fra questi c’è quello di Fabiana Marianella, ex assessore alle attività culturali e allo sport con il Sindaco Di Pangrazio e molto vicina a Boccia.
Crediamo nell’intelligenza degli avezzanesi e confidiamo in loro e nella loro capacità di distinguere, in futuro, fra un discorso politico e una nuova versione della supercazzola sul “bene della città”.