AVEZZANO – Autostrade in sicurezza, dopo i tragici fatti di Genova il dibattito si allarga e per quanto concerne i tratti abruzzesi, i più cari ma anche i meno ristrutturati d’Italia, interviene con decisione il segretario della Rsa delle autostrade, per la Fit-Cisl, Pasqualino Di Cristofano. Un appello, il suo, a non tergiversare più, a non perder altro tempo e ad intervenire subito, in sicurezza e in modo moderno e adeguato per tutelare la sicurezza degli utenti ma anche di ci sull’autostrada ci lavora.
Questo il suo intervento: «La realizzazione delle infrastrutture autostradali hanno rappresentato un’ importante accelerata allo sviluppo socio-economico dell’intero Paese. L’attraversamento del tracciato autostradale in alcuni territori è stato un vero freno ad un processo di spopolamento che, in particolar modo per le aree interne, sarebbe stato inevitabile. L’Abruzzo grazie alla realizzazione della A24 e della A25 si è qualificato come principale snodo viario del centro Italia – afferma Di Cristofano – ed ha assunto una funzionalità strategica in caso di calamità naturali. Gli eventi sismici che hanno riguardato il centro Italia negli ultimi dieci anni hanno evidenziato come le autostrade abruzzesi siano fondamentali per garantire un tempestivo intervento dei mezzi di soccorso in caso di eventi calamitosi.
La Fit-Cisl più volte è intervenuta manifestando preoccupazione per uno stato di conservazione dell’infrastruttura autostradale che, come riportato più volte dagli organi di stampa, manifesta in molti punti uno stato di degrado oggettivo. La tragedia del ponte Morandi a Genova, impone ancora una volta, un agire collettivo di tutti gli attori del sistema autostrade necessario a ridare fiducia e sicurezza ad un’utenza che sempre più manifesta una legittima preoccupazione. Del resto – prosegue il sindacalista – non possono lasciare indifferenti le ultime dichiarazioni dei vertici Strada dei Parchi che hanno manifestato forte incertezza per la tenuta statica dei viadotti autostradali in caso di scosse sismiche ad alta intensità.
È’ giunto il momento di non tergiversare più e che ognuno si assuma chiare responsabilità su ogni adempimento necessario ad una grande opera di messa in sicurezza generale di tutta la A24 e di tutta la A25 che non può essere certo rallentata dalle note lungaggini burocratiche italiane. Nei prossimi giorni invieremo una nota al Ministero delle Infrastrutture – conclude il segretario Rsa Fit-Cisl – in cui solleciteremo gli atti di competenza ministeriale, considerato anche che il piano di intervento e messa in sicurezza allegato al Pef è stato presentato da tempo da Strada dei Parchi».