AVEZZANO – Continua il viaggio della Transiberiana d’Italia, magistralmente riprodotta nel docufilm “Il treno degli Altipiani”, la nuova opera dei registi Anna Cavasinni e Fabrizio Franceschelli prodotta dall’Associazione Territori Link e distribuito in tutte le edicole d’Abruzzo insieme al quotidiano Il Centro fino al 31 agosto, che ripercorre la memoria della trasformazione del territorio e delle popolazioni dei maggiori altopiani abruzzesi con l’arrivo, nel 1897, della ferrovia Sulmona – Isernia. L’ ultima fermata sarà a Scanno Giovedì 30 Agosto alle ore 17.30 presso l’auditorium ex Anime Sante. L’ingresso è gratuito.
Il “treno degli altipiani” ricostruisce la storia e l’attualità della strada ferrata Sulmona-Carpinone-Isernia, raccontando la profonda trasformazione storico-sociale e culturale avvenuta nel XX secolo sugli Altipiani Maggiori, grazie all’arrivo della ferrovia che da Sulmona si inerpica fino ai 1300 metri di Pescocostanzo, Rivisondoli e Roccaraso, per poi ridiscendere verso Isernia. E’ un’area vasta, rimasta isolata dal resto del territorio abruzzese che, con l’arrivo della ferrovia nel 1897, si aprì alle grandi città come Roma e Napoli. Tutto questo comportò uno stravolgimento delle abitudini, del lavoro e, in generale, della vita delle popolazioni di queste zone dell’entroterra abruzzese. Il racconto si sviluppa attraverso testimonianze autentiche, le voci di quelle persone, alcune ormai centenarie, che hanno vissuto quegli anni di grandi mutamenti, ed è arricchito da fiction ambientate nel periodo che va dal 1915 al 1950. Per realizzare le ricostruzioni storiche, tentando di avvicinarsi il più possibile alla realtà dell’epoca, gli autori hanno scelto di coinvolgere direttamente gli abitanti degli Altipiani, trasformandoli in attori protagonisti di quest’opera.
Dal 2013 i treni storici sono tornati a fermarsi nelle antiche stazioni abruzzesi, grazie all’impegno dell’Associazione Le Rotaie e della Fondazione FS italiane. Da subito questa straordinaria iniziativa ha attirato folle di turisti, tanto che in ogni occasione i biglietti sono andati esauriti in pochi minuti. Il docufilm è stato realizzato con l’aiuto del Comune di Roccaraso, con il sostegno della Regione Abruzzo – Dipartimento Turismo Cultura e Paesaggio, legge 98/99, con la preziosa disponibilità della “Fondazione FS Italiane”, la consulenza storica del professor Francesco Sabatini e con la collaborazione dell’Associazione “Le Rotaie”.