di Americo Tangredi
ROSCIOLO DEI MARSI – Sono stati giorni davvero intensi quelli vissuti sabato 18 e domenica 19 dalla comunità di Rosciolo – frazione di Magliano dè Marsi- che si è stretta attorno al restauro della chiesa di San Sebastiano.
Nel pomeriggio di sabato 18 agosto, presso la parrocchia di Santa Maria delle Grazie si è svolta un’interessante conferenza sulla storia ed il restauro di questo edificio religioso. Hanno partecipato alla conferenza il giovane ingegnere Marco Felli, l’architetto Aldo Cianfarani, la storica dell’arte Eleonora Di Cristofano, Giacinto Di Girolamo membro dell’ente sostentamento clero della diocesi di Avezzano e la dottoressa Catia Cutigni che si è occupata del restauro del dipinto posto sopra il portale.
«Questo incontro – dice don Vincenzo Angeloni parroco novantacinquenne della parrocchia di Rosciolo – è dedicato a far conoscere la storia di questa chiesa dimenticata. È una memoria importante sia per la comunità di Rosciolo e sia per la Marsica intera». Successivamente al soluto del parroco si sono susseguiti i diversi interventi degli ospiti. Il primo intervento è stato del giovane ingegnere Marco Felli che, basandosi sulla sua tesi di laurea, a illustrato la storia dell’edificio sacro dividendo la ricerca storica in tre punti: il contesto storico, la bibliografia e gli atti d’archivio e la struttura.
«Le problematiche – afferma Marco Felli – di questa chiesa era dovute soprattutto allo stato di degrado dei ruderi e alla mancanza di documentazione». L’intervento dell’architetto Aldo Cianfarani si è incentrato all’interno della tecnica della ricostruzione dell’edificio soffermandosi su varie parti della struttura, come la spiegazione del magnifico portale e della porta – ora murata- che dava verso il sorgere del sole. «Correva l’anno 2013 – dice Aldo Cianfarani – quando venni convocato dal parroco di Rosciolo e da Virginio Marini per la ricostruzione di questa chiesa. Devo essere sincero, ho avuto un po’ di sconforto nel vedere lo stato di questa chiesa, nonostante ciò siamo andati avanti».
Le parole malinconiche di Giacinto Di Girolamo che hanno ricordato la figura e l’impegno di Don Vincenzo Angeloni, sono state da spartiacque tra gli interventi prettamente ingegneristici e quelli artistici. L’intervento della storica dell’arte Eleonora Di Cristofano mette in evidenza l’importanza dei dipinti sia della lunetta posta sul portale d’ingresso e sia quello presente all’interno della chiesa sottolineando anche la presenza delle epigrafi. Queste epigrafi, scritte in una tipologia chiamata Capitale Elegante imperiale, ci mostra sia l’anno di fondazione della chiesa – che il 1521- e sia il committente di questa struttura: un tale Domenico Nicolai che è presente anche nel dipinto in atto di venerazione della Madonna. Ultimo intervento è stato quello della dottoressa Catia Cutigni che si è occupata del restauro dei dipinti.
«Devo dire – afferma Catia Cutigni – che dal primo sguardo mi sono innamorata di questo portale, ed ho subito notato la sua potenzialità». Nella mattinata di domenica 19 agosto alle ore 10,30 il vescovo di Avezzano Pietro Santoro ha celebrato la solenne messa per riaprire il culto della chiesa frutto del contributo della CEI – conferenza episcopale italiana- e della popolazione di Rosciolo.