di Germanico Patrelli
AVEZZANO – Correva l’anno 2017 quando si formò il comitato sulle scuole sicure capeggiato dall’ Ex-Assessore Felicia Mazzocchi, una guerra a suon di comunicati che inneggiava alla sicurezze per i nostri figli, quando con tutte le mamme protestava e chiedeva a gran voce i moduli MUSP (Moduli ad Uso Scolastico Provvisorio), all’amministrazione c’era la giunta Di Pangrazio, arrivati a maggio dello stesso anno, in campagna elettorale, veniva sbandierata la promessa della rimozione di un’antenna Wind su piattaforma con ruote a Paterno, cavallo di battaglia sempre della Mazzocchi, per un pugno di voti in più.
Agosto 2018, le scuole non sono più un problema ed è calato da più di un anno il silenzio, lasciando al palo i progetti pronti e già assegnati per la costruzione dei nuovi edifici già da aprile 2017, un’operazione portata avanti da 5 anni dall’amministrazione Di Pangrazio, con il progetto “scuole sicure” da oltre 11 milioni di euro.
Paterno, sempre un anno dopo, si raddoppiano le antenne, un’altra della Tim su piattaforma in cemento, quindi non rimovibile.
Le promesse e la sicurezza sono ormai un ricordo che giace con la nuova amministrazione, nonostante le proteste dei cittadini, per non parlare della disinfestazione e la rimozione delle erbacce, sempre a Paterno, frazione sedotta, per i voti, ed abbandonata.
Sulla questione interviene anche il segretario del PD di Avezzano Giovanni Ceglie con una nota: «Ha avuto un iter che e`partito a Marzo 2017 sotto era Di Pangrazio ma si e`ultimato a Ottobre 2017 sotto Amministrazione a guida De Angelis.
Sono arrivate autorizzazioni e pareri favorevoli da tutti gli enti, ARTA, ASL, Genio Civile; deroghe da RFI (Rete Ferroviaria Italiana) a causa della vicinanza con la ferrovia, ma quando l’Amministrazione ad Ottobre 2017 poteva dire definitivamente SI o NO all’Autorizzazione all’istallazione si e` lasciato trascorrere il termine dei 30 giorni dalla richiesta, dopo i quali scattano le norme del Consenso-Assenso.
La mancata risposta ha sancito l’Autorizzazione a procedere all’istallazione di questa nuova Antenna Tim con base di cemento e quindi irremovibile.
Ma allora ci si domanda, l’ex Assessore che era stata così attenta alle necessità dei cittadini e del territorio avendo protestato per l’antenna Wind su ruote, sempre a Paterno, organizzando sit-in e manifestazioni, possibile che non si sia accorta che si sarebbe abbattuta questa nuova sciagura? Come si coniuga il bene del territorio e dei cittadini con il proliferare delle Antenne nei centri abitati?
Forse quando si diventa Assessori non vige più l’obbligo di vigilare? E’ vero che sono circa una decina tra Vice Sindaci, Assessori e Consiglieri che si sono succeduti sugli scranni del Palazzo di Città (Palazzo a porte girevoli) ma ci si aspetta che si dia corso ad una politica comune con passaggio del testimone. Invece a che punto siamo con il Piano Antenne?
E tutte quelle proteste di mamme che volevano i moduli MUSP (Moduli ad Uso Scolastico Provvisorio) dove sono? Forse sono in attesa delle prossime elezioni per uscire dal letargo – conclude Ceglie – . L’antenna prima era un serio problema, ma ora dobbiamo concentrarci su cose più importanti come la pista ciclabile».
Interviene anche il consigliere del PD Roberto Verdecchia, sulla questione antenne inviandoci una nota che riportiamo come segue: «Stupisce il silenzio assordante dell’ex assessora di Avezzano che dopo aver cavalcato la “tigre” circa la vulnerabilità delle scuole sicure di Avezzano per crearsi visibilità in periodo pre-elettorale è sempre per “il bene della città” capeggiando il comitato di Paterno contro quell’antenna proprio quella messa lì e non altrove, ora tace anche fuori dal ruolo politico che non ha.
Sarebbe il caso di ricordargli che le scuole sono sempre le stesse e sono lì fortificate dalla passata amministrazione, pronte ad accogliere nuovamente gli alunni per il nuovo anno scolastico e le antenne nella frazione da lei tanto amata sono raddoppiate. E nonostante tutto ciò – conclude Verdecchia – seguita a tacere, chiaramente sempre “per il bene della città”».
Non è tollerabile che dopo i polveroni alzati, solo per fare opinione pubblica, sia la questione antenne di Paterno che il progetto “scuole sicure” rimangano un mero ricordo di campagna elettorale.
Queste sono solo due delle tante altre promesse non mantenute di questa amministrazione, durate, appunto, giusto il tempo della campagna elettorale.
Invece di imporre piste ciclabili ed isole pedonali che la città non vuole, che sia il caso che De Angelis si concentri su questioni più importanti come le infrastrutture e le scuole, ed in ultimo, non come importanza, la salute dei cittadini che lo hanno votato?