di Pierluigi Palladini
AVEZZANO – Quanto sarà durata, mezz’ora, un’ora, un’ora e mezza, al massimo, non di più. Ma è bastata e avanzata. Pomeriggio di maltempo ad Avezzano e in buona parte della Marsica, ma fatale, tanto per cambiare, sono stati i primi 20-30 minuti.
Strade allagate, il sottopassaggio di Via Don Minzoni subito col semaforo rosso acceso, e la zona di via XX Settembre e andando verso Avezzano sud al tappeto.
Tombini saltati, voragini nell’asfalto, centralino dei Vigili del fuoco di Avezzano che è letteralmente andato in fumo per le tante chiamate che chiedevano di andare a svuotare cantine, piani terra, ma anche magazzini e strade totalmente allagate con automobili in difficoltà ed il caso di una vettura, nella zona fra via Vidimari e via M.A. Colonna, che è finita in una voragine, apertasi all’improvviso in mezzo alla strada, danneggiando seriamente l’avantreno e parte della carrozzeria.
Ma non solo. Il centro si è trasformato in una serie di torrenti, resi ancor più caratteristici per la presenza dei cordoli della “costruenda” pista ciclabile che ha fatto subito guizzare il talento e la fantasia degli avezzanesi per gli affari. Molti hanno pensato di mettere in vendita una sorta di “biciclotto”, ovvero una “bicicletta-canotto”, adatta alla bisogna. Affare subito sfumato visto che, sulla ciclabile, non c’era proprio nessuno.
Ma meglio delle nostre parole parlano le immagini alle quali vi lasciamo concludendo, sconsolatamente, che questa città fa acqua da tutte le parti.