di Americo Tangredi
AVEZZANO- E’ stato un pomeriggio all’insegna della scoperta del prezioso zafferano quello che è andato in scena martedì 31 luglio presso il complesso di Villa Torlonia sede della terza edizione della Settimana Marsicana. Alle ore 16:30 all’interno della sala Picchi, si è svolta l’interessante conferenza dal titolo “Lo zafferano tra storia e attualità” tenuta da importati relatori; l’agricoltore e produttore di zafferano Riccardo Federici, la dottoressa Maria Anna Maggi, il professore ed agronomo forestale Marco Fattoretti e il profess0re Serafino Di Profio, presidente degli ordini degli agronomi.. «Lo scopo del convegno»- afferma Riccardo Federici- «nasce dal rapporto con il nostro territorio e con la speranza che si instauri un circolo di produzione. Lo zafferano dà la possibilità di sviluppare un prodotto di nicchia a basso inquinamento ambientale». Come ci ricorda anche Marcello Capriotti, voce autorevole della produzione e della storia dello zafferano locale, questo prezioso prodotto venne introdotto nelle zone montanare dell’Abruzzo interno da un tale don Santucci che dopo aver riportato dalla Spagna alcuni bulbi li piantò. Da qui il prodotto si diffuse anche in tutta la zona montuosa della Marsica. A tal proposito il Corsigani nella Reggia Marsicana scrive, parlando dello zafferano di Magliano: “La campagna di Magliano non è fertile di vini, benché produca ben copia di zafferano, che industriato da quella gente, lo fa comoda e devoziosa”. Benché nel commercio nazionale e internazionale sia molto più conosciuto lo zafferano di L’Aquila, ricordato anche nel noto cartone animato Ratatouille, la produzione a livello marsicano raggiunge i 30 chili annui, una buona produzione insomma e soprattutto di ottima qualità.