di Germanico Patrelli
AVEZZANO – Iniziano oggi i tormentati lavori della pista ciclabile, nel disappunto della maggior parte di commercianti e residenti di Avezzano. Punto dolente riguarda i parcheggi che saranno tolti sia sotto le abitazioni che davanti le attività commerciali. Circa 200 posti che spariranno, e forse, saranno recuperati nella zona nord di Avezzano, alquanto inutili a nostro avviso da profani.
Prendiamo atto, nel frattempo, che il sindaco, nelle sue originalissime dichiarazioni, ad alcuni commercianti ha ribadito con fermezza “diventerete tutti più ricchi e ci saranno fiumi di gente a Corso della Libertà”, come d’altronde, “verranno con gli autobus a vedere la nuova fontana” (stile Dubai), inutile dire che un sorriso ce lo ha strappato con questa affermazione.
Mentre il primo pezzo di spartitraffico viene montato su Via Marruvio dalla misura di un metro circa, la domanda viene spontanea, come diceva il buon Lubrano di “Mi Manda Rai 3” agli arbori del programma, per chi lo ricorda, sarà a senso unico e per un mono ciclo o è una mera presa per i fondelli questa parte di pista… mono ciclabile?
Nel frattempo raccogliamo anche le lamentele dei commercianti ambulanti del sabato che si sono visti recapitare una delibera che sopprime il mercato per questo sabato al fine di agevolare la settimana marsicana, sempre per motivi di sicurezza che non trovano, per l’ennesima volta, fondamento con l’interpretazione della Normativa e Piano di Safety e Security della Circolare Gabrielli che andrebbe attuata in maniera corretta, fermo restando l’importanza della sicurezza, le restrizioni della Circolare Gabrielli in alcuni casi sono eccessive: la burocrazia, portata al massimo livello, mette sullo stesso piano un grande concerto in piazza e una processione religiosa, cosa che questa amministrazione si ostina a non saper fare.
Nonostante ci sia stato un adeguamento in questi giorni, le nuove direttive non modificano nella sostanza il provvedimento ma stabiliscono che la ‘regia’ sarà affidata ai Comuni a cui spetterà di decidere se l’evento può essere gestito con misure ordinarie o se è necessario coinvolgere le Prefetture. Per l’Amministrazione Comunale si tratta di un sicuro aggravio di compiti per il personale. Chi organizza manifestazioni di piazza, concerti, sagre e feste paesane ha finalmente motivo di sperare che si possano evitare eccessi di burocrazia, ma in questo comune non sembra essere proprio cosi.