PESCARA – Trasporti, pendolari e aree interne abruzzesi, un tris che proprio non voleva allinearsi e che, invece, ora pare avviato verso una gestione quantomeno accettabile. La Regione Abruzzo, infatti, ha approvato, in sede di commissione, il Piano dei servizi Minimi che garantirebbe una certa agevolazione nei trasporti per i tanti lavoratori e studenti pendolari delle aree interne. Un piano che è piaciuto alla Cgil Abruzzo che, però, lo indica come un punto di partenza.
«Un primo importante risultato che può creare le condizioni per mettere a posto un piano di servizi che non è assolutamente “Vangelo”». Così la Cgil Abruzzo accoglie l’approvazione, da parte della Commissione Territorio, Ambiente e Infrastrutture del Consiglio regionale, della risoluzione che ha l’obiettivo di garantire e mantenere il livello adeguato di servizi minimi di trasporto pubblico locale nelle aree interne abruzzesi.
Secondo Rita Innocenzi, della segreteria regionale Cgil, la vicenda dei Servizi essenziali dei trasporti «arriva ad una prima definizione: a fronte delle mobilitazioni di lavoratori e pendolari e delle chiare posizioni assunte dai Comuni (Avezzano, Giulianova, Sulmona, Teramo e dal Comune dell’Aquila che, all’unanimità, si era espresso con un ordine del giorno di critica ai provvedimenti regionali) – dice – oggi la Commissione presieduta da Pierpaolo Pietrucci ha licenziato la delibera 347/c unitamente ad una risoluzione che consentirà l’apertura di un tavolo tecnico con le parti sociali e i rappresentanti delle associazioni dei pendolari».
«Nelle more del confronto – sottolinea Innocenzi – le tratte verso Roma che traggono origine da Teramo e dai depositi della provincia dell’Aquila resteranno in Tua. Per la Cgil Regionale che, da mesi segue la vertenza coadiuvando la categoria, si tratta di un risultato importante, tenendo conto che il lavoro del tavolo potrà creare le condizioni per modificare il piano dei servizi».
«Va riconosciuto al presidente Pierpaolo Pietrucci di essere stato corretto, unitamente ai componenti della Commissione, che hanno manifestato sensibilità – conclude la sindacalista – ascoltando con attenzione le preoccupazioni della Cgil e le ragioni dei territori delle aree interne».