AVEZZANO – Sembra essere proprio un argomento di difficile comprensione quello sulla distinzione, negli uffici istituzionali di Sindaci, Presidenti di Provincia e Regione, fra la segreteria e l’Addetto Stampa e/o Ufficio Stampa, che hanno funzioni e richiedono professionalità separate. I sindaci soprattutto, pare proprio siano intenzionati a proseguire con questa confusione e, quindi, a creare annualmente qua è là dei casi che potrebbero essere invece evitati e risolti brillantemente. Il Sindacato dei Giornalisti Abruzzesi e la Federazione Nazionale della Stampa Italiana, quindi, dopo i casi dello scorso anno, L’Aquila e Avezzano su tutti, tornano sull’argomento prendendo spunto dall’avviso pubblico, diciamo così, “generalista” del Sindaco di Silvi Marina. Di seguito la nota sindacale.
«La segreteria amministrativa del Sindaco e l’attività di informazione sono due cose molto diverse. Lo diciamo al Sindaco di Silvi, Andrea Scordella, che firma un avviso pubblico finalizzato all’assunzione di un collaboratore a tempo determinato.
Tale provvedimento va ritirato e modificato perché ambiguo negli obiettivi e nella forma: l’Avviso di Silvi richiama il regolamento comunale che prevede che il Sindaco possa porre alle sue dirette dipendenze sia la Segreteria particolare sia l’Ufficio Stampa. Due funzioni, appunto, mentre nell’avviso queste competenze vengono riunite in un sola figura e fra i requisiti non si fa alcun cenno all’iscrizione all’Ordine dei Giornalisti, obbligatorio per chi svolge attività di informazione nella PA.
Un requisito obbligatorio perché l’attività di informazione nella Pubblica amministrazione può essere svolta unicamente da un giornalista iscritto all’Albo. La norma (legge 150 del 2000) e il relativo regolamento n. 422 del 2001 specificano che il personale deve possedere il “…requisito della iscrizione negli elenchi dei professionisti e dei pubblicisti dell’albo nazionale dei giornalisti di cui all’art. 26 della legge 3 febbraio 1963, n. 69…”
Ulteriore sostanza è arrivata con l’inserimento della figura del giornalista pubblico nel nuovo Contratto del pubblico impiego (art 18 bis comma 5/a).
Ancora una volta in questa regione si calpestano le norme e ora anche il Contratto del pubblico impiego, che definisce qualifiche e funzioni del giornalista pubblico. Un contratto che, dopo 18 anni dalla legge 150/2000, rafforza il diritto dei cittadini ad avere una informazione corretta generata da un giornalista con precise caratteristiche professionali, sottoposto ad un chiaro quadro normativo e deontologico sgomberando il campo appunto, dalle molte fantasiose interpretazioni che di questa funzione si vogliono dare. – Segreteria Sga».
Che sia la volta buona? Noi siamo più intenzionati a credere che dopo la prossima tornata elettorale comunale, da qualche parte, inevitabilmente, spunterà fuori qualche altra… confusione.
P.L.P.