di Germanico Patrelli
AVEZZANO – Tre regali, incartati con carta mimetica, per De Angelis e la sua amministrazione. Nell’infinito gioco “carta vince e carta perde”, che pare caratterizzare il mantenimento in vita di questa amministrazione comunale, la notizia di oggi riguarda l’arrivo di tre consiglieri, attualmente nella coalizione Civica del ex Sindaco Di Pangrazio, al gruppo misto. In buona sostanza, Sonia Di Stefano, Gabriele Tudico e Giovanni Luccitti hanno ufficialmente annunciato, dopo oltre cinque mesi di smentite, il passaggio al gruppo misto, un percorso che pare stia diventando una sorta di sport molto praticato dai consiglieri di opposizione dopo l’apripista Nando Boccia.
Il biglietto allegato al pacchetto, però, pare non sia del tutto condiviso. Luccitti chiarisce di non aver ancora firmato alcun passaggio, ma l’intenzione è quella di entrare nel gruppo misto rimanendo all’opposizione, anche se ispirata ad un pensiero di centro destra, rimane comunque collegato alla coalizione Di Pangrazio. Diversa è la posizione di Tudico e Di Stefano che firmano il comunicato stampa che riportiamo integralmente e che parrebbe avere qualche dissonanza con un testo diffuso dalla stampa. Questo il testo integrale del comunicato ufficiale:
«In questi ultimi mesi, di fronte a un quadro politico nazionale, cambiato e in evoluzione, iniziamo a riconoscerci sempre di più ad un’area di centro destra e registriamo con favore la caratterizzazione dell’amministrazione comunale nel seguire la stessa linea politica.Inoltre, osserviamo con piacere che fino ad ora la ricomposizione della nuova destra sta lasciando spazio a volti nuovi, motivo per il quale diamo il nostro segnale di fiducia.
Non dimenticando il nostro percorso politico amministrativo iniziale e apprezzando l’atteggiamento di apertura a un confronto sereno e costruttivo con cui il sindaco ha invitato tutti i consiglieri a partecipare attivamente alla vita amministrativa dell’ente, abbiamo deciso di lavorare in piena autonomia e, da oggi in poi, valutare senza pregiudizi quanto l’attuale maggioranza proporrà al consiglio comunale, riservandoci il diritto-dovere di votare gli atti che riterremo necessari e utili alla crescita della città, così come saremo rigorosi nei confronti di iniziative che non dovessimo condividere, come abbiamo sempre fatto sino ad ora. Il tutto, sia chiaro, confrontandoci sempre e soprattutto con il nostro elettorato di riferimento e con gli avezzanesi che ci hanno eletto. Saremo sempre presenti e propositivi sui temi più sentiti dalla città e per la città». A rendere nota questa decisione sono i consiglieri comunali Sonia Di Stefano e Gabriele Tudico.
A seguire poi la dichiarazione a noi rilasciata del capogruppo dei civici della coalizione civica Di Pangrazio, Giovanni Luccitti, che esprime la sua perplessità su come sia stata presentata la cosa precisando quanto segue: «È nostra intenzione entrare in questo gruppo misto che a breve verrà ufficializzato, perché ancora non lo abbiamo fatto e restare in attesa di eventuali sviluppi da studiare nel seguito, quindi per il momento restiamo comunque in opposizione».
L’attesa forse è quella del 25 luglio con la sentenza del Tar per la posizione Cipollone/Paciotti e quindi capire se i tre possano alzare la mira ed il prezzo per mantenere attiva questa amministrazione? Una cosa è certa ed è sotto gli occhi di tutti: questo Sindaco ha trasformato la nostra città, a livello politico, nella patria del trasformismo, tra un “fidatevi di me” e un “ci penso io”.
In cinque mesi si è dovuto assistere al continuo balletto di chi si candida con una camicia e si ritrova con un’altra, sempre e solo “per il bene della città”. Poi poco importa se il programma votato dai cittadini fosse l’uno o l’altro. Pare proprio che vincere le elezioni sia secondario, l’essenziale è esserci ed avere qualcosa da offrire per contare. Un modo di fare, per noi un malcostume, che sta consentendo ora a De Angelis, grande interprete di questo sistema che non escludiamo possa diventare una moda, di restare in piedi. Con buona pace della volontà popolare e della coerenza.
A questo punto non resta che attendere lo sviluppo della situazione. Arrivare al 25 luglio e vedere se il gruppo rimarrà tale con una posizione, come si dice in questi casi (troppi) ” di opposizione responsabile” o passerà armi e bagagli nella maggioranza. Una sola preghiera. Qualunque sia la decisione sarà ovviamente rispettata, ma che non si proclami di nuovo ai quattro venti che lo si fa “per il bene della città”.