di Roberta Placida
CELANO – In un tripudio di luci e suoni, l’Underground Studio’s, domenica scorsa, nella piazza di Celano, ha dato spettacolo. Si è svolto, infatti, il saggio finale degli allievi della scuola di musica e canto. Una trentina di artisti, tra i 7 e i 40 anni, si sono alternati sul palco, dando prova del loro talento canoro e musicale e dei risultati raggiunti in un anno di studio impegnativo.
«L’evento – ci dice la direttrice della scuola Francesca Cerasani- è pianificato in ogni suo aspetto: dalle scenografie delle luci, all’arrangiamento dei pezzi eseguiti rigorosamente dal vivo, alla preparazione degli allievi, sia dal punto di vista strettamente artistico, sia da quello dell’aspetto psicologico che non è mai da trascurare quando si tratta di un’esibizione live. I nostri maestri – continua con evidente soddisfazione e orgoglio la giovanissima Francesca- fanno un lavoro immenso ed è bello vedere la sintonia che si instaura sia tra i ragazzi e gli insegnanti, sia tra i ragazzi stessi che collaborano senza competizione né rivalità, anzi si aiutano e si sostengono a vicenda e sono felici degli altrui successi».
Lo spettacolo ha proposto esibizioni soliste, sia strumentali che canore, e esibizioni in gruppi, esaltando lo spirito di collaborazione e di reciproco sostegno.
Un momento di particolare intensità è stata la perfomance di Antonio, un ragazzo con difficoltà motorie e nella gestione della propria emotività, soprattutto in pubblico. È salito sul palco, sicuro e felice, ha cantato con passione e ha conquistato il pubblico. L’arte è la massima forma dell’inclusività e i maestri dell’Underground lo hanno capito perfettamente. E, forse, lo hanno insegnato anche a noi.
Presentatori della serata Paolo Del Vecchio, Melania Fonte e Maria Domenica Di Pasquale.
Madrina dello spettacolo, la cantante Grazia Di Michele. Ospite, l’attore e cantante Sandro Argentieri.
Luci e suoni magistralmente diretti da Alfredo Diamanti.
A tutti gli artisti, ai loro insegnanti, e allo staff tecnico giunga l’applauso della redazione di Marsicaweb perché, anche se Celentano dice che l’emozione non ha voce, loro riescono, invece, a dargliela forte e potente.