AVEZZANO – L’assessore al verde di Avezzano pare sia proprio al… verde. Tanto è vero che chiede un aiuto “concreto”, così si dice quando si vuole intendere soldi senza volerli nominare, alla cittadinanza.
La spiegazione ufficiale, comunicata dallo staff del sindaco di Avezzano, sarebbe quella di un progetto che mira a condividere con i cittadini l’immenso patrimonio verde della città. Questo patrimonio è talmente grande, dice l’assessore, che per gestirlo e mantenerlo crea un forte impatto sui conti del Comune e quindi si è pensato di chiedere aiuto ai cittadini. Coloro, noi, in sostanza, che già paghiamo tasse e tributi e che dovrebbero essere sufficienti per gestire la città. Ma pare che così non sia.
La prima pietra di questo nuovo progetto, meglio sarebbe dire la prima “zolla”, è rappresentata dall’iniziativa denominata “Dona un albero alla Città”, «in linea con il dettato della Legge 10/2013, il cui art. 1, comma 2, che prevede una procedura di messa a dimora di alberi quale contributo al miglioramento urbano i cui oneri siano posti a carico di cittadini, imprese o associazioni per finalità celebrative o commemorative. Il cittadino o gruppi di cittadini o anche comitati, associazioni (riferiti magari a particolari zone o vie della città) – spiega l’assessore – potranno versare alla Città una somma pari a 250 euro – che costituisce un contributo ai costi, spesso ben più alti, di fornitura e messa a dimora di un esemplare arboreo di dimensioni adatte a garantire maggiori possibilità di attecchimento e sopravvivenza nell’ambiente urbano – per ogni albero che si intende donare».
«Il Settore VI (Ambiente e Verde pubblico) – si legge nella nota dello staff per conto dell’assessore – fa sapere che il donatore potrà scegliere tra due alternative: segnalare la località (strada, parco o altro) in cui l’albero verrà piantumato, tra quelle che il Settore individuerà mediante programmazione annuale. Tale programmazione terrà conto delle specie di alberi già presenti e più adatte alla località oggetto di intervento; segnalare la specie di albero che intende donare e che sarà piantumato nelle aree che i tecnici comunali riterranno più idonee. La piantumazione degli alberi donati, per ogni anno, verrà realizzata solitamente alla fine dell’inverno; a conclusione dell’intervento verrà predisposto e consegnato al donatore un attestato di donazione contenente anche la dedica che egli avrà eventualmente proposto; il nominativo del donatore verrà iscritto nel Registro donatori di alberi che l’Amministrazione Comunale avrà cura di pubblicare sul sito Istituzionale. Il versamento potrà avvenire, alternativamente, mediante bonifico bancario al seguente codice Iban: IT83I0538740443000000153324, indicando nella causale “dona un albero alla Città”; bonifico postale al seguente codice Iban: IT67O0760103600000012455671, indicando nella causale “dona un albero alla Città”; versamento in contanti della quota presso il Servizio di Tesoreria comunale, specificando nella causale del versamento la dicitura “dona un albero alla Città”».
Insomma, per ricapitolare e sintetizzare. L’assessore taglia alberi qua e là, ne ripianta una parte, almeno pare, ma poi chiede aiuto ai cittadini affinché si carichino la spesa per ripiantare altri alberi in cambio di una targhetta e una menzione e, se l’avranno scritta, anche una bella dedica a qualcuno. Un poetico “pat pat” da 250 euro a pianta. E una volta proceduto alla piantumazione degli alberi acquistati dai cittadini, il Comune procederà anche a chiederne la manutenzione? A nostro avviso, a parte il cattivo gusto che sottende a tutta questa iniziativa, il chiedere un contributo simile ai cittadini in una fase che è ancora difficile per la maggior parte delle famiglie, testimonia lo scollamento dalla realtà comunale da parte di questa amministrazione.
Sul punto è intervenuto il consigliere di opposizione, ed ex assessore al verde, Roberto Verdecchia: «Si comprende da una parte la volontà di conformarsi al dettato legislativo che prevede una procedura di “messa a dimora” di alberi per il miglioramento del decoro urbano, ma di certo non può comprendersi la necessità dell’amministrazione comunale di “alleggerire” il costo di gestione del verde pubblico onerando o meglio tentando di onerare i propri cittadini a versare una somma imposta dall’amministrazione su due conti correnti. Appare quindi enormemente fuori luogo l’iniziativa dell’Assessore al Verde, considerato che sono stati abbattuti in pieno centro cittadino alberi secolari di certo non “malati” che facevano parte del patrimonio storico della città e contestualmente vengono chiesti soldi per ripiantarne altri. Una sana e normale amministrazione ha l’obbligo di provvedervi autonomamente e con i propri fondi di bilancio e non essere indotta a lesinare collette. E giusto per ricordare una calda estate, sarebbe stato opportuno sempre da parte dell’Amministrazione che i lavori sulle due piazze centrali e vitali della città non si fossero verificati in piena estate, inizi maggio – fine agosto, ma che questi ben potevano avere inizio dai primi di settembre e senza “decapitazione” di alberi in buona salute facenti parte del patrimonio storico della città, consentendo a tutti i nostri concittadini di godere ed usufruire del parco urbano cittadino. Ma così non è stato, quindi cari concittadini a voi la prossima “parola”».
Chissà se un giorno l’amministrazione di Avezzano regalerà ad ogni famiglia residente un set da giardinaggio per invogliare tutti a fare pulitura e potatura di parchi e alberi?
P.L.P.