AVEZZANO – Appalti per l’illuminazione pubblica in vari comuni della Marsica, processo iniziato stamattina davanti al Gup di Avezzano.
Sono comparsi questa mattina, davanti al Gup Maria Proia i 34 imputati, l’imprenditore Angelo Capogna della provincia di Frosinone e altre 33 persone, tutti amministratori e tecnici comunali marsicani, accusati di reati vari che comprendono associazione per delinquere finalizzata alla corruzione, turbativa d’asta ed estorsione, e poi concussione, falso, riciclaggio, usura e responsabilità amministrativa. La vicenda esplose ad ottobre 2016 quando la Procura di Avezzano fece perquisizioni, sequestri ed acquisizioni di atti in vari comuni marsicani. A maggio 2107, poco prima dell’inizio ufficiale della campagna elettorale per le elezioni comunali dello scorso anno, furono emessi altri sequestri e una serie di provvedimenti cautelari a carico di quasi tutti gli indagati. Tutto partito proprio dalle dichiarazioni dell’imprenditore Capogna che affermò di aver dovuto pagare decine di mazzette per aggiudicarsi gli appalti.
Stamane, quindi, il plotone di indagati è comparso davanti al Gup di Avezzano con i difensori, fra cui i marsicani Antonio Milo, Roberto Verdecchia, Leonardo Casciere e Franco Colucci, che hanno sollevato una raffica di eccezioni preliminari sia formali che sostanziali. Il Gup, quindi, ha rinviato l’udienza al 18 settembre prossimo per le decisioni. Fra queste eccezioni anche una che riguarda la competenza territoriale che, qualora fosse accolta, sposterebbe tutto il procedimento in altra sede giudiziaria.
P.L.P.