di Roberta Placida
AVEZZANO – Si è svolto nella mattinata di oggi l’incontro tra il Sindaco di Avezzano e il nuovo Rettore dell’Università di Teramo, prof. Dino Mastrocola, per discutere le sorti della Università di Avezzano. Nei giorni scorsi abbiamo già avuto modo di affrontare, sulle nostre pagine, la questione sollevata dagli studenti riunitisi in comitato. In quella sede abbiamo detto che non basta valutare, secondo logiche meramente economiche, costi e benefici per decidere, ma che bisognerebbe affrontare il problema sia dal punto di vista dell’input culturale che un polo universitario dà ad una città, ingenerando, alla lunga, circoli virtuosi, sia dal punto di vista più prettamente sociale perché garantisce pari opportunità anche a giovani provenienti da famiglie in condizioni economiche non proprio agiate che non potrebbero permettersi né un figlio pendolare, né, tantomeno, residenziale.
All’incontro di stamattina, da quanto emerge dal comunicato inviato da Palazzo di Città, non hanno partecipato i rappresentanti degli studenti che sono stati i primi a proporre le soluzioni che, sempre stando al comunicato, sono state ventilate durante l’odierno abboccamento. Ci rincresce anche notare che, purtroppo, la soluzione “finale” incombe sempre come uno spettro: se la città, chiamata a decidere e a esprimere la propria opinione (chissà perché su altre questioni pure importanti, la città è stata completamente ignorata.. ma questa è un’altra storia…) dovesse ritenere sconveniente mantenere l’Università, questa chiuderà i battenti. Ci auguriamo, per il bene della città, quello vero, che si sappia scegliere e che vinca la forza del pensiero, quello forte, quello che genera azioni incisive e costruttive, e non la logica del mercato, la pecunialoghia e ci permettiamo di suggerire alla amministrazione di giocare un po’ d’anticipo, magari facendo un censimento degli edifici di proprietà del Comune in cui poter collocare la sede universitaria, così da arrivare al dibattito in sede di Urban Center con le idee chiare per soluzioni immediate e non con problemi da risolvere.
Di seguito la nota della Amministrazione:
«Ho apprezzato la visita del nuovo Rettore – esordisce il sindaco – che ha avvertito l’immediata esigenza di aprire un tavolo di confronto con l’Amministrazione comunale sul futuro della Facoltà di Giurisprudenza. Abbiamo convenuto sulla necessità di avviare una riflessione concreta sul futuro della Facoltà: il Comune, è cosa nota, ha sostenuto un costo di oltre 8milioni di euro in 14 anni per tenere ad Avezzano un corso di laurea Magistrale in discipline giuridiche che registra, a fronte di costi elevati e certi, benefici incerti per il territorio, pure considerato il continuo calo nel numero degli iscritti».
Durante l’incontro tra Comune ed Università sono state valutate diverse opportunità di rilancio del Corso di Laurea di Avezzano, ivi compresa la possibilità di ampliare e potenziare l’offerta universitaria nella Marsica, aprendo percorsi formativi nel settore delle biotecnologie agrarie, del diritto agroalimentare e della criminologia applicata, avviando quindi un confronto con tutti gli attori del territorio.
Nell’ottica di approfondire la possibilità di una rinnovata collaborazione, il Sindaco ed il Rettore hanno deciso di avviare un tavolo tecnico che valuti la sostenibilità tecnica, economica e normativa di ogni opzione di sviluppo discussa nel corso della riunione. Condivisa la necessità di reperire nuovi locali da mettere a disposizione dell’Ateneo, per risolvere annosi problemi logistici e favorire l’attrattività e la ricettività. Gli spazi all’interno del complesso dell’ex Arssa non saranno purtroppo disponibili prima di 3 o 4 anni, per tempi tecnici necessari e non comprimibili, e questo impone la ricerca di soluzioni temporanee per dare una migliore logistica all’Università.
«Non appena elaborata, in primis dall’Università, una proposta di effettivo rilancio resta mia ferma intenzione – conclude il sindaco – aprire un pubblico dibattito sull’argomento in sede di Urban Center, perché è la Città che deve valutare i costi-benefici connessi alla presenza dell’Università di Teramo, dobbiamo registrare le opinioni di favorevoli e contrari e pervenire insieme ad una valutazione oggettiva e definitiva sulla questione».