di Ferdinando Mercuri
CELANO – Con la firma del protocollo d’intesa sottoscritto dai Sindaci si “manifesta l’interesse all’attivazione, nei rispettivi territori di elezione, di un Distretto Rurale della Marsica”. Si è svolta lunedì scorso (11 giugno) nella sala consiliare del Municipio di Celano, una Conferenza Stampa per illustrare obiettivi e funzionamento del Distretto Rurale della Marsica. Hanno partecipato i Sindaci del comprensorio (Tagliacozzo, Balsorano, San Vincenzo Valle Roveto, Ovindoli, Canistro, Ortucchio, Cappadocia, Magliano dei Marsi, Gioia dei Marsi, Pescina), o loro delegati, in quanto il primo elemento individuato dalla Legge è la costituzione di un “Comitato Promotore”, tra gli Enti locali ed i soggetti privati. Il Comune di Celano, rappresentato dal Sindaco Settimio Santilli, capofila dell’iniziativa, insieme alle Amministrazioni di Magliano dei Marsi, San Vincenzo Valle Roveto e Gioia dei Marsi, ha sottoscritto il protocollo d’intesa, avviando di fatto un percorso di confronto per arrivare alla costituzione del Distretto Rurale della Marsica.
«L’intento del Comune Capofila e delle altre tre Amministrazioni – è stato ribadito nel corso dell’incontro – era quello di costituire il Comitato Promotore, grazie al quale, potranno aderire al distretto, con ruolo e compiti assolutamente paritari, tutti i Comuni del territorio della Marsica, le associazioni ed i soggetti privati. Nel corso della conferenza stampa è stato rilevato poi come l’organizzazione in distretti nella filiera agroalimentare è una sfida necessaria, per contrastare le criticità che investono il settore agricolo».
La Regione Abruzzo, rappresentata nell’incontro celanese dall’assessore Lorenzo Berardinetti, ha emanato la Legge Regionale n° 14/ individua gli elementi per l’individuazione del Distretto Rurale della Marsica. Nello specifico la legge prevede il riconoscimento dei Distretti Rurali quali sistemi locali caratterizzati da identità storiche e territoriali omogenee, derivanti dall’integrazione tra attività agricole ed altre attività locali (es. agriturismo, turismo rurale, artigianato, valori legati all’ambiente e alla tradizione contadina, attività turistiche e culturali), nonché dalla produzione di beni e servizi di particolare specificità, coerenti con storia e vocazioni naturali del territorio.
Il riconoscimento del Distretto Rurale diventa, quindi, promozione e sostegno per la nascita di relazioni tra imprese; le iniziative di promozione e innovazione dell’immagine del territorio; la concentrazione dell’offerta in una logica di filiera; la promozione di attività conoscitive e informative; l’aggregazione e il confronto tra gli attori locali; il mantenimento e la crescita occupazionale; la gestione integrata e partecipata delle politiche territoriali per migliorare la qualità del territorio; la partecipazione degli organi distrettuali alla programmazione regionale.
Anche i due Gruppi di Azione Locali presenti sul territorio marsicano (Gal Terre Aquilane, Gal Gran Sasso Velino) hanno individuato nel Distretto Rurale l’area tematica strategica intorno alla quale far sviluppare un nuovo, innovativo e replicabile modello di governance leader, inerente l’agricoltura di montagna, il turismo sostenibile ed il sociale.