AVEZZANO – Avezzano e la pista ciclabile, nuova decisione calata dall’alto su città e cittadini e, soprattutto, presa in modo virtuale, sconnessa dal resto delle decisioni e quindi male accolta dai cittadini. L’Amministrazione comunale si sta esibendo in una serie di provvedimenti che vanno ad interessare una ristretta area del territorio amministrato e questo, se continuato a fare in modo incoerente e disomogeneo, rischia di combinare solo disastri. Di questo avviso parrebbe essere anche il consigliere del M5S al Comune di Avezzano, Francesco Eligi.
«Il limite dei partiti, degli amministratori vecchio stile, e quindi anche di questa Amministrazione, nasce dalla pretesa di calare dall’alto ogni decisione, che inevitabilmente va incontro a spiacevoli incomprensioni e rifiuti da parte dei cittadini. Invece – afferma Eligi nel suo documento – , una programmazione partecipata, da sempre promossa dal Movimento 5 Stelle, consente di coinvolgere la cittadinanza fin dai primi passi del procedimento amministrativo con il risultato di una maggior condivisione e ascolto delle necessità della popolazione, che garantisce, alla fine del processo, un alto grado di consapevolezza degli interventi messi in atto.
Ripensare la mobilità locale con piste ciclabili e zone interamente pedonali che tenga conto dell’integrazione di diversi modi di spostarsi e della reale fruizione dell’ambiente urbano – prosegue il consigliere pentastellato – , è uno dei principi fondanti del M5S. Tuttavia tali interventi hanno un senso solo se si ha la volontà di realizzare una capillare diffusione infrastrutturale della mobilità alternativa, che colleghi il centro con le periferie e le frazioni. Tutti gli interventi, sebbene realizzati per step per ragioni di recupero fondi o programmazione delle opere, non devono risultare a macchia di leopardo ma essere riconoscibili come parti di una progettazione organica e coerente: questo consente alla cittadinanza di riconoscere un disegno complessivo e scongiurare che le opere, come molte piste ciclabili presenti ora in città, siano inutilizzate.
È tempo di iniziare a lavorare sui presupposti che creano una maggiore attrattività del centro con il coinvolgimento e l’ascolto di tutti i soggetti coinvolti, allo scopo di integrare una progressiva modifica della mobilità a beneficio di tutte le categorie di cittadini, commercianti compresi. La criticità più evidente nella nostra cittadina – dice ancora Eligi – è che molte aree risultano sconnesse dal centro e vi è l’impossibilità di trasferirsi da nord a sud con le due ruote e a piedi, soprattutto in presenza della cesura rappresentata dal sedime ferroviario o dei sottopassi di via Don Minzoni e Via Buozzi che hanno marciapiedi stretti e fatiscenti. Abbiamo ben presente il disagio di alcune categorie di utenti come i ciclisti, i portatori di handicap in carrozzina, le mamme con passeggini, i viaggiatori con trolley, e gli anziani con i carrelli della spesa. L’ammodernamento della viabilità in ottica di mobilità sostenibile è necessario per una diversa vivibilità degli spazi, purché ci sia una programmazione chiara ed una visione a lungo termine della futura Avezzano – conclude il consigliere del M5S – , in cui si tenga conto degli attuali problemi e della potenzialità, fruibilità e piacevolezza della città nel suo intero».