AVEZZANO – Emporio delle certificazioni mediche, prime scarcerazioni per i principali imputati. Non si tratta di remissioni in libertà, anzi, ma semplicemente di un allentamento delle misure cautelari in concomitanza con l’allentarsi e il ridimensionarsi dei pericoli di inquinamento delle prove, reiterazione del reato e pericolo di fuga degli indagati più importanti.
In questa ottica, quindi, rientrano i provvedimenti del Gip di Avezzano che, questa mattina, ha esaminato le richieste di scarcerazione, o in subordine degli arresti domiciliari, presentate, fra gli altri, dal difensore del Dirigente del Cim della Asl di Avezzano-Sulmona-L’Aquila, Angelo Gallese, e di Orlando Morelli, avezzanese, appartenente ad una delle famiglie di etnia rom della città.
Per entrambi il Gip ha stabilito gli arresti domiciliari ma con l’utilizzo del braccialetto elettronico, ovvero un dispositivo, che talvolta si installa su un braccio ed in altre occasioni ad una caviglia, e che segnala gli spostamenti della persona sottoposta a misura restrittiva.
Una testimonianza di come l’indagine sia ancora in pieno svolgimento e di come, pur attenuandosi i motivi per mantenere gli indagati sotto misura cautelare, potrebbero emergere altre fattispecie. I due indagati sono assistiti dall’avvocato Franco Colucci.
P.L.P.