di Pierluigi Palladini
AVEZZANO – Hanno fatto segnalazioni, sono andati in Comune, hanno raccolto firme, hanno persino scritto lettere dettagliate a Comune e Provincia, ma non c’è stato nulla da fare. Via Napoli di Cappelle dei Marsi, frazione di Scurcola Marsicana, nel tratto che porta verso Cese (che è frazione di Avezzano), dal passaggio a livello e la ferrovia in poi, è fuori dal mondo. Buia, punto di “sfide” e corse per motociclisti ed automobilisti, erba alta che rende la curva alla fine, già pericolosa di suo, ancora più pericolosa. Soprattutto per chi ci abita che rischia di trovarsi all’improvviso qualcuno a cena… con tutto il mezzo.
I residenti della zona hanno scritto la prima volta, alla Provincia, nel luglio 2015 chiedendo la pulizia dell’erba cresciuta in modo smisurato. Una situazione che, oltre al decoro, comprometteva anche la stessa scurezza stradale e dei residenti a causa della totale macanza di visibilità.
Inascoltati, il 19 aprile del 2016, consegnarono al Comune di Scurcola Marsicana, (può sembrare strano ma stavolta il Comune di Avezzano non ha colpe) nonché alla Provincia dell’Aquila, una petizione con un centinaio di firme nella quale tornarono a chiedere la pulizia dalle erbacce, rallentatori e limitatori viste le altissime velocità di transito di auto e moto, e l’illuminazione pubblica, pressoché assente e che minava alla base la tranquillità di chi abita in quella zona, soprattutto nelle ore notturne.
Il 23 maggio 2016, quindi, sempre i residenti di via Napoli di Cappelle riscrissero al Comune di Scurcola facendo presente che al quadro già descritto, si era aggiunta la presenza di serpi e vipere lungo i marciapiedi e la processionaria sulle piante, pericolosa per l’uomo e letale per gli animali domestici.
Dove poteva finire ora la segnalazione, e peraltro sempre civile, di questo centinaio di residenti di Cappelle dei Marsi? Sulla stampa, ovviamente, e, li ringraziamo per la fiducia accordataci che speriamo sia stata ben riposta, sulle nostre colonne. Dagli accertamenti fatti da noi, quelle zona è per un tratto comunale e per un lungo pezzo della Provincia dell’Aquila. Invitiamo la sindaca di Scurcola, che conosciamo per la sua operosità, e anche la Provinica, a parlarsi, magari entro pochi giorni, e possibilmente a trovare un accordo su come e quando intervenire (subito e su tutta l’area auspichiamo siano le risposte).
Le foto che pubblichiamo (che vi assicuriamo non sono state scattate alle 3 della notte ma in serata) rappresentano uno sconcio, un insulto al vivere civile. Ai residenti, oltre al lavoro da fare subito, raccomandiamo a Comune e Provincia di assegnare un premio, un riconsocimento per la civiltà e la pazienza dimostrata e mantenuta fin qui.
Noi possiamo dare una assicurazione: staremo attenti, torneremo sul posto, vigileremo e aggiorneremo la situazione fino a che anche Via Napoli di Cappelle dei Marsi non venga restituita finalmente al mondo civile.
Le foto indicano il confine dove arrivano i servizi e l’illuminazione. Da un lato si asfalta, si pulisce e c’è l’illuminzione, non sufficiente, ma c’è. Dall’altro lato, verso Cese, ci si addentra in una sorta di zona buia e selvaggia.