AVEZZANO – MarsicaWeb ha deciso fin dalla sua origine di narrare la verità, anche scomoda, anche contro i propri interessi commerciali, con visione critica laddove ce ne fosse bisogno. Quando si parla di falsificare lo stato di salute di qualcuno togliendo le risorse previdenziali ad altri che invece ne avrebbero bisogno davvero, beh, non basta essere critici ma in questo caso deve prendere il sopravvento l’indignazione.
I fatti sono noti e sono quelli relativi all’operazione della Guardia di Finanza, cui va tutto il nostro apprezzamento per il lavoro che svolge ogni giorno contro truffe, frodi e corruzione ai danni dello Stato e dei cittadini, denominata “Tutti per Uno” e che ha portato ad indagare quasi una ventina di persone delle quali dieci colpite da custodia cautelare in carcere fra cui, con tanto di video, foto ed intercettazioni che palesano prove al momento schiacccianti, Arnaldo Aratari, 60 anni, di Gioia, titolare del centro di riabilitazione Medisalus, Angelo Gallese, 62, di Avezzano, responsabile del Cim di Avezzano, Mario Paunzi, avezzanese, ex consigliere ed assessore regionale e Orlando Morelli, 43, di Avezzano.
Si tratta, ahinoi, dell’ennesima operazione che smaschera uno dei tanti episodi di frodi nei settori della previdenza ed assistenza sanitaria ma anche contro la corruzione. Già questo basterebbe per far arrabbiare e non poco chi invece deve far trafile lunghissime per ottenere quanto gli spetta di diritto e spesso e volentieri questo diritto non lo vede nemmeno riconosciuto. Poi però sono arrivate le reazioni degli indagati e di qualche politico locale.
Queste alcune delle intercettazioni:
Panunzi: “e dimmi come mi devo comportare…”.
Gallese: “Allora era un fatto acuto, ma nel tempo nonostante le cure che tu hai fatto, nonostante i colloqui eccetera, la situazione è cristallizzata e oggi possiamo dire che tu c’hai un disturbo da stress post traumatico. Ma in che consiste questo disturbo? Intanto che tu per esempio quando stai ad attraversare la strada o sulle strisce e ti arriva una macchina aumenta la tachicardia, un nodo in gola, senso di paura”.
Panunzi: “certo”.
Gallese: “se stai nel salotto di casa e ti stai a vedere un film e ci sta un incidente stradale, ti si riattiva”.
Panunzi: “certo”.
Gallese: “quindi da all’ora ti sei un po’ depresso perché hai avuto un’incidenza economico lavorativa”.
…..
Paziente: …devi fa quel certificato ti ricordi…si?
Gallese:…lo facciamo oggi
Paziente : …oggi a che ora rivieni tu? vabbè facciamocelo di la?
Gallese: …mo’ vediamo possiamo farlo pure(incomprensibile)
Paziente : …dimmi tu?
Gallese: …a te per quanto ti serve?
Paziente : …per il dieci…il nove o l’otto quant’era? Si l’otto si venerdì
Medico: …mica hai fatto un salto al pronto soccorso no…come ti avevo detto no?
Paziente : …ci sono andato ma….era troppo pieno Moglie del paziente: c’era troppa gente.
Paziente: …qua ce l’ho i certificati ci sono stato già nel passato
Medico: …no…recentemente adesso perché mo’ debbo dire che tu non puoi andare in udienza
Moglie del paziente : e allora mo’ questa sera ci va Paziente: …allora questa sera ci vado allora…no non ci vado?
Portare avanti, come ha sostenuto lo psichiatra, la tesi del fraintendimento ci appare davvero una forzatura, ma lasciamo a voi, lettori, la libertà di interpretare le parole intercettate dalle indagini condotte dagli uomini della Fiamme Gialle. Parole che assumono un tono ancor più grave perché pronunciate da dirigenti di servizi pubblici ed ex amministratori pubblici.
Un episodio inquietante, inoltre, presente sull’ordinanza del Gip, riguarda le accuse ad Arnaldo Aratari e alla moglie Tiziana Mascitelli che, secondo gli inquirenti, si sarebbero adoperati per individuare la macchina del maresciallo delle Fiamme Gialle incaricato di svolgere le indagini al fine di pedinarlo fino a casa ed entrare in un secondo momento per raccogliere elementi di prova contro di lui.
Aratari che, secondo gli accertamenti dei Finanzieri avallati dalla Procura e dal Gip ma che dovranno ora passare attraverso il processo penale, aveva creato “un sistema criminoso a beneficio della sua famiglia e a discapito delle persone malate.
Queste le intercettazioni :
Tiziana Mascitelli: “allora la macchina è di Del Signore è questa qua”.
Aratari: “è questa Renault?”.
Tiziana Mascitelli: “allora vai avanti… mi devi dire esattamente la via dove l’hai letta tu?”.
Aratari: “l’ho letta sopra un elenco”.
Tiziana Mascitelli: “perché noi dobbiamo vedere quando lui non c’è, e non ci devi andare con una macchina. Dobbiamo andare con la Panda di Lucia”.
Ma Aratari, per difendersi, ha parlato di una sorta di complotto ai suoi danni. Premessa la totale fiducia in inquirenti e magistrati, anche in questo caso lasciamo a voi ogni interpretazione delle risultanze di indagine allo stato attuale.
In attesa che la giustizia faccia il suo corso, forse la cosa più intelligente da fare sarebbe, da parte di chi sa di non aver agito lecitamente ma soprattutto per il bene collettivo, quella di chiedere scusa alle persone davvero malate e riflettere.
M.M.