di Pierluigi Palladini
AVEZZANO – Quella che andiamo a raccontare è una storia d’altri tempi, di quelle che sicuramente, o molto raramente, da qui in avanti potremo raccontare. I protagonisti sono un uomo e una donna che in questi giorni festeggiano i loro sessanta anni di vita insieme.
Lui è Palmerino, Anzini il cognome, lei è Maria Aurora, Giusti da signorina come si diceva una volta. Il 4 maggio del 1958 si sono uniti in matrimonio. Ora dopo sessanta anni sono ancora insieme, in buona salute e innamorati come sempre.
Palmerino era un operaio e Maria Aurora casalinga, si sposarono a Poggio Filippo, frazione di Tagliacozzo, e subito dopo si trasferirono ad Avezzano. Qualche anno dopo il lavoro portò le loro strade a Roma dove nacquero le due figlie, Franca e Nunzia. Quando è arrivato il momento della sospirata pensione, Palmerino e Maria Aurora hanno deciso di tornare ad Avezzano trasferendosi nuovamente con tutta la famiglia. Nel frattempo le due figlie si sono a loro volta sposate e dato ai loro genitori ben sei nipoti. Una famiglia, e questa è un’altra particolarità assoluta, rimasta unita sempre negli anni, dove l’uno è appoggio e sostegno per l’altro. Al centro, instancabili e rifugio sicuro per tutti, loro, Palmerino e Maria Aurora che nel frattempo hanno raggiunto e si apprestano a festeggiare il 60 anni di matrimonio.
Sei decenni nei quali hanno attraversato gioie e dolori, difficoltà e momenti difficili, ma sempre l’uno al fianco dell’altra. Una storia che ci fa tornare alla mente una delle più belle canzoni di Fabrizio De André, “Marcia Nuziale”, nella strofa dove il poeta scrive «Ma pure se vivrò fino alla fine del tempo/ io sempre serberò il ricordo contento/ delle povere nozze di mio padre e mia madre / decisi a regolare il loro amore sull’altare/…».
Sì perché questa storia, che si appresta a diventare unica, porta in sé l’insegnamento della semplicità e dell’onestà del lavoro e dell’amore, uniche vere ricchezze di tutti noi, vera dote essenziale per la riuscita di un sincero progetto di vita di coppia. Palmerino e Maria Aurora non avevano wedding planner, non avevano stilisti di grido, auto d’epoca, grandi ristoranti e probabilmente nessun gruppo per l’animazione della festa. No, avevano loro due, le loro famiglie, il paese e gli amici, le tradizioni e la gioia di vivere. Senza troppi fronzoli, probabilmente inutili e vistosi orpelli per mascherare il nulla che c’è dietro tanti di noi.
Il 27 maggio, tutta la famiglia di Palmerino e Maria Aurora si ritroverà alle 18, nella chiesa della Madonna del Passo ad Avezzano, per festeggiare queste splendide Nozze di Diamante, un traguardo per pochi meritevoli.
A loro e alla loro famiglia non solo gli auguri della nostra testata ma anche un grazie per la testimonianza che nella vita non è con l’apparenza e con i luccichini che si va avanti.