AVEZZANO – Il bullismo e il cyber bullismo non sono più una realtà sommersa: se ne parla, si informa, si condivide e la scuola come agenzia educativa ha un ruolo principe nella prevenzione di un fenomeno che distrugge, a poco, a poco, l’animo e la psiche di chi lo subisce.
E il Liceo Scientifico “M. Vitruvio P.” di Avezzano, da sempre in prima linea nelle tematiche sociali, ha fatto un nuovo passo in avanti il 3 maggio scorso durante la conferenza “No cyberbullying at school”, interamente in inglese, di cui gli studenti sono stati sia spettatori che attori. Il liceo, da poco tempo riconosciuto come Scuola Polo Regionale ai sensi del “Piano Nazionale per la prevenzione dei fenomeni di bullismo e cyber-bullismo” – attraverso questo evento si è inserito all’interno del progetto Erasmus + Key action 2, dal titolo appunto No cyberbullying at school, i cui partner sono Agrupamento de Escolas de Moure e Ribeira do Neiva (AEMRN), Portogallo, Faik Erbağı Secondary school, Ankara – Turchia; Ud’Anet Srl- Italy; Danmar company – Polonia.
Una rappresentanza di docenti coinvolti, accompagnati dalla dott.ssa Rossella Mosca, dell’Ufficio Scolastico Regionale, è stata accolta dalle parole di gratitudine del Dirigente Scolastico Francesco Gizzi per aver coinvolto l’istituto in un progetto di respiro internazionale e ha vissuto una mattinata in cui gli studenti sono stati i veri protagonisti. Si è passati da lezioni multimediali, a presentazioni illustrative del fenomeno del bullismo e delle sue origini; si è proposta la visione di un cortometraggio, ovviamente prodotto dai ragazzi, per mostrare un episodio esemplare di vittima e bullo fra i banchi di scuola; infine sono state rappresentate diverse pièces teatrali, di grande carica emotiva e in grado di suscitare tanta partecipazione negli spettatori, che hanno apprezzato l’intera conferenza non solo per il tema trattato, estremamente profondo e delicato, ma anche per la serietà e la poliedricità che tutti gli alunni hanno mostrato.
R.P.