di Pierluigi Palladini
AVEZZANO – Crisi comunale di Avezzano, recapitate ai protagonisti, i consiglieri comunali, le convocazioni ufficiali della seduta consiliare fissata per il 21 maggio alle 17. Non ci sarà una seconda convocazione. Colpo secco. Una seduta importante, uno snodo vero e proprio perché da qui si saprà se Avezzano proseguirà nell’incertezza oppure se si andrà ad un commissariamento con il successivo ritorno alle urne.
Un passaggio delicato, quindi, che non mancherà di portarsi, indipendentemente dall’esito, una serie di conseguenze e strascichi polemici di un certo rilievo. E a meno di una settimana dall’appuntamento, la politica cittadina riparte esattamente da dove aveva lasciato, ovvero dalla conclusione del Consiglio comunale question-time di lunedì pomeriggio seguito alla conferenza dei capigruppo dove i deangelisiani sono andati sotto su quasi tutti punti.
E sono i gruppi consiliari che fanno capo all’ex Sindaco di Avezzano, Giovanni Di Pangrazio, che riaprono le danze. In particolare in merito alla vicenda ex casa di riposo San Giuseppe. «Omissioni e imprecisioni sono state riportate, all’indomani del Consiglio question-time, relativamente alla risposta del Sindaco di Avezzano ai consiglieri Gianfranco Gallese e Mario Babbo, riguardo la situazione di degrado in cui versa la ex casa di risposo San Giuseppe. Alle parole del primo cittadino, coadiuvato dal suo assessore alla sicurezza, a questo punto suo corresponsabile per condivisione del pensiero, seppur di fresca nomina, è giunta in Consiglio- si legge in una nota – la replica del consigliere Babbo, concordata col collega Gallese, ma evidentemente “passata inascoltata” per qualcuno».
«Sfuggono alcuni particolari al Signor Sindaco e primo tra tutti – dicono Babbo e Gallese – quello relativo al fatto che non abbiamo mai rivolto critiche alle forze dell’ordine alle quali riconosciamo il grande lavoro che svolgono in tutto il comprensorio marsicano, attività effettuata, tra l’altro, in condizioni di uomini e mezzi che sono assolutamente proibitive. Non lo avremmo mai fatto e non lo faremmo mai. Chi invece ha inteso, in questo caso si in maniera del tutto strumentale, tirare in ballo chi cerca di tutelarci quotidianamente, è stato lo stesso sindaco cercando di imputarci in maniera capziosa quello che, invece, è evidentemente il suo pensiero. Ci verrebbe da suggerirgli di scusarsi pubblicamente. Quel che abbiamo segnalato, sperando in altro tipo di risposta e sensibilità, è che dopo l’intervento dell’Amministrazione, che non ci è sfuggito affatto, immigrati, malviventi e abusivi sono tornati in massa a cercare di occupare la struttura di Via Toscana. Allo stato la situazione è quella che abbiamo reso pubblica con le foto consegnateci dai residenti. Se la volessimo dire proprio tutta e fuori dai denti, le responsabilità per il degrado della ex casa di riposo San Giuseppe e dell’area in cui sorge non possono che essere ascritte al sig. sindaco. Invece di spendere 9.000 euro per murare porte e finestre dello stabile, di fatto non risolvendo il problema, abbiamo proposto di predisporre un servizio di guardiania in quella zona, così come in tutte quelle aree degradate della città. Sarebbe anche utile, magari, installare ulteriori fotocamere di sicurezza in tutte le aree a rischio. Forse ci sarebbero costi maggiori per l’amministrazione ma siamo certi che si tratterebbe di misure più efficaci.
Che il sindaco sia troppo impegnato a dover sistemare il puzzle delle poltrone a Palazzo di Città al fine di garantirsi la propria? Che abbia altre priorità quali realizzare piazzette, sfilare in passerelle e salire su facili palcoscenici, tanto da bypassare i problemi di Avezzano? Vogliamo aggiungere qualche ulteriore considerazione. Il servizio di guardiania per la ex casa di riposo era stato predisposto proprio dalla passata Amministrazione. Un anno fa è stato revocato per procedere con gli attuali provvedimenti che, stando a quanto constatato, non si sono dimostrati all’altezza delle aspettative. Sempre la passata Amministrazione aveva promosso un avviso di utilità pubblica rivolto ai provati e finalizzato al recupero ed al riutilizzo della struttura. Tutto rimosso dagli attuali amministratori. Il sindaco impari una cosa, se ne ha voglia, l’abbandono e il degrado sono la primaria coltura per delinquenza, illegalità e situazioni oscure. Prevenire l’abbandono, dare un senso, uno scopo ed un ruolo ad ogni angolo della città, provvedere al suo decoro e anche alla vigilanza vuol dire prevenire delinquenza, illegalità e abusivismo. Un’ultima cosa. Io e il consigliere Gallese siamo onorati di aver inusualmente provocato la risposta del primo cittadino in persona, ma ci chiediamo perché risponda anche, accalorandosi tanto, l’assessore Casciere, passato dall’opposizione in maggioranza, da “senza padrini né padroni” alla Lega Nord, diventato assessore da un mese e del quale, quindi, l’operato non è ancora valutabile?».
Torna a farsi sentire anche il consigliere del Movimento 5 Stelle Francesco Eligi che riprende una sua proposta di mesi or sono, ovvero quella di trovare una nuova maggioranza, la più larga e condivisa, al fine di portare avanti un programma di azioni sulla città che muova l’attuale paralisi: «Lo stallo nel Comune di Avezzano dura ormai da troppo tempo e le ‘maggioranze variabili’ che vanno e vengono non garantiscono alcuna stabilità all’amministrazione cittadina, né si scorgono soluzioni all’orizzonte. Pertanto, in virtù anche del fatto che entro il 28 p.v. c’è il rischio di scioglimento del Consiglio da parte del Prefetto se non si approverà il consuntivo di bilancio, propongo una collaborazione tra tutti i consiglieri al fine di sostenere un rinnovo dell’attuale gestione – sostiene Eligi . Sarebbe importante capire quanti tra la maggioranza e l’opposizione aderirebbero ad un rinnovamento dei ruoli, scegliendo una nuova giunta composta esclusivamente da professionisti esterni alle parti politiche. Sarebbe la dimostrazione concreta di avere a cuore il bene comune, piuttosto che la pretesa o il mantenimento di un ‘posto’ da assessore – continua Eligi – si potrebbe così arrivare all’approvazione del bilancio di fine anno per poi andare al commissariamento della Città e quindi a nuove elezioni a Primavera; oppure, se l’esperimento funzionasse, si potrebbe giungere addirittura a fine mandato. Ovviamente – conclude Eligi – l’ultima parola non spetta ai consiglieri bensì al Sindaco che, purtroppo, avendo tradito il civismo delle liste con cui è stato eletto, ha già dimostrato che infondo è più importante la sua volontà che quella di chi lo ha votato e sostenuto per un progetto ben diverso. Forse la mia è una proposta utopistica, ma in ogni caso voglio confidare in un possibile ravvedimento per una presa di coscienza collettiva».
Di fase delicata per il Comune di Avezzano parla il dirigente regionale del Popolo della Famiglia – Abruzzo, Patrizio Alessandrini. «La cittadina abruzzese sta attraversando un momento cruciale che la costringe ad un bivio: risolvere la crisi amministrativa o ricorrere al commissariamento. Dopo le elezioni dello scorso anno che videro, in una prima fase, vincitrice la coalizione del centrosinistra e poi, dopo il ballottaggio, la lista civica di matrice opposta – scrive Alessandrini – , il tribunale a cui si era appellata la prima aveva sancito la vittoria del ricorso per cui la maggioranza dei consiglieri era tornata in mano al centrosinistra nonostante l’elezione del candidato sindaco della lista civica, Gabriele De Angelis. Ad oggi, dunque, il rischio è quello di una rovinosa caduta dell’amministrazione e per questo il Popolo della Famiglia – Abruzzo – conclude il dirigente regionale del movimento -, auspica una risoluzione positiva della bagarre che sta mettendo a rischio le sorti del Comune di Avezzano, al fine di tutelare la cittadina da inutili beghe e livori personali e garantire così un proseguo produttivo e finalizzato solo al bene collettivo».
Insomma, a un anno dalla presentazione delle liste, a quasi un anno dal voto e dall’insediamento di questa amministrazione, si parla ancora di poltrone ed incarichi senza pensare al troppo spesso e fuori luogo sbandierato bene della città. Una novità, però, c’è. Gli spazi di manovra del sindaco sono pressoché nulli, e al massimo si accettano… prenotazioni. Sarà questo, come scritto all’inizio, lo snodo di tutta la vicenda. In ballo il 21 nella sala consiliare del Municipio di Avezzano ci sarà sì il Consuntivo 2017 ma soprattutto la scelta fra commissario/elezioni, da un lato, e l’andare avanti a vista, dall’altro. In mezzo una città ferma, sofferente, impantanata, dove manca lavoro e futuro, il commercio stagna e dove si continua ad abbellire la facciata senza curare la struttura. Questione di priorità. Il resto…