di Pierluigi Palladini
AVEZZANO – Ha incassato due no e una rispostaccia il sindaco di Avezzano, con la sua maggioranza, in quella che è stata sicuramente una delle giornate peggiori per questo schieramento che non si sa ancora se è politico o civico, se è maggioranza o minoranza.
No della Conferenza dei capigruppo a gran parte delle proposte avanzate dai deangelisiani, no soprattutto al Consiglio comunale in seconda convocazione per il 23 maggio se dovesse saltare quello del 21 sull’approvazione del Bilancio consuntivo 2017, infine una rispostaccia del consigliere dipangraziano, di area civica, Mario Babbo, all’indirizzo del primo cittadino e dell’assessore Casciere. Un “triplete” degno del miglior Mourinho.
Ma andiamo per gradi. Questo pomeriggio erano in programma prima la conferenza dei capigruppo per il Consiglio del 21 e a seguire il Consiglio “question time”, modello Palazzo Madama, con grande dose di presunzione, su Caso Gielle, Irim comune nuovo e Interporto. Tre questioni sollevate dall’opposizione e che ancora non trovano risposta concreta e fattiva. Eppure basterebbe andare a recuperare le somme che il privato Gielle deve al Comune senza guardare in faccia nessuno. Si parla di 1 milione di euro con il quale rattopare buche, fare tante fontane, finire di disboscare la città, coprire in vetro tutto il territorio comunale e non solo Piazza del Mercato (che diventerà “Piazza Microonde”), trovare una soluzione condivisa con Regione e Ministero per far diventare utile l’inutile scatolone di vetrocemento nella zona nord di Avezzano che langue dai tempi del FloriSindaco e per l’interporto seguire le indicazioni della Regione Abruzzo, illustrate chiaramente e comprensibilmente dal Presidente del Consiglio Regionale, Giuseppe Di Pangrazio, senza star su lì a montar polemiche, inutili pure per litigare a bar. Ma per ora resta tutto come sta. Come si poteva facilmente immaginare.
Poco prima, come detto, la Conferenza di capigruppo che ha visto la maggioranza-minoranza al governo essere regolarmente battuta dalla minoranza-maggioranza all’opposizione. Fra i risultati notevoli ottenuti dai dipangraziani, quello di aver bocciato la proposta di poter addivenire ai tempi supplementari di un Consiglio comunale in seconda convocazione il 23 maggio qualora il Consiglio del 21 dovesse saltare. In ballo c’è l’approvazione del Consuntivo 2017, sul quale il Comune di Avezzano è stato già messo in mora dal Prefetto che ha dato un ultimatum chiaro: «O si approva entro il 28 o si va tutti a casa». Ma la Conferenza dei capigruppo ha respinto la richiesta 11 a 9 e, quindi, “El recuento Final” si avrà tutto insieme, una sfida emozionante che attraverserà l’aula consiliare come una lama. O si hanno i numeri o si andrà tutti a casa ed arriverà il commissario prefettizio che amministrerà la città.
Poiché a qualche collaboratore del sindaco di Avezzano la giornata era parsa propizia, il primo cittadino, con l’assessore alla sicurezza Casciere, aveva diramato una lunga nota di risposta ai consiglieri Gallese e Babbo che avevano richiamato la sua attenzione sulla situazione in cui versa la ex casa di riposo di Avezzano, ormai preda di malviventi e abusivi, e del quartiere che la ospita. Questa la risposta del sindaco con Casciere: «Abbiamo risposto subito alle sollecitazioni dei residenti nell’area in cui si trova la struttura che un tempo occupava la casa di riposo di via Toscana. Abbiamo murato finestre e accessi, spendendo 9mila euro e altri soldi saranno investiti per continuare la messa in sicurezza. Stupisce che a due consiglieri comunali sfugga non solo cosa fanno gli uffici tecnici ma soprattutto che l’attuale amministrazione ha scelto, con l’investimento di un’ingente somma, di aderire a un progetto ambizioso coordinato dalla Prefettura dell’Aquila, partito il primo marzo. I due consiglieri non dimostrano nemmeno rispetto per l’importante lavoro che stanno svolgendo carabinieri, polizia e Guardia di Finanza, che sono impegnati in un progetto per la prima volta realizzato nella Regione, in una città non Capoluogo. Talmente distratti da attacchi chiaramente strumentali, a loro è sfuggito anche il prezioso contributo offerto alle altre forze dell’ordine da parte della nostra polizia locale, impegnata da oltre due mesi, nel lavoro anche notturno». «I due consiglieri che oggi parlano non hanno fatto nulla da quando la casa di riposo è stata chiusa. In via Toscana gli stessi problemi vanno avanti dal 2015 ma si è dovuto aspettare l’insediamento del nuovo sindaco De Angelis per cercare soluzioni – insiste l’assessore alla Sicurezza, Casciere – . Da circa un anno sono già 28 gli interventi eseguiti dalla polizia locale, in quella struttura. Da quando sono stato investito della delega alla Sicurezza ho richiesto il daspo cittadino già per diversi soggetti pericolosi che spacciavano e bivaccavano in città. I due consiglieri che oggi alzano la voce cosa hanno proposto finora per la sicurezza di Avezzano?». «Stiamo lavorando per rendere la nostra città sempre più sicura, prendendo atto delle criticità che tutte le città di queste dimensioni purtroppo oggi hanno – ha concluso il sindaco – legate soprattutto a fenomeni di microcriminalità».
Nell’ambito del Consiglio question-time, quindi, il consigliere Babbo ha risposto efficacemente, da par suo: «Sfuggono alcuni particolari al signor sindaco – ha detto Babbo – per primo che non abbiamo mai rivolto critiche alle forze dell’ordine delle quali conosciamo il lavoro per tutto il comprensorio marsicano svolto, tra l’altro, in condizioni di uomini e mezzi che sono assolutamente proibitive. Non lo avremmo mai fatto e non lo faremmo mai. Quel che abbiamo segnalato, sperando in altro tipo di risposta e sensibilità, è che dopo l’intervento dell’Amministrazione, che non ci è sfuggito, immigrati, malviventi e abusivi sono tornati in massa ed ora la situazione è quella che abbiamo reso pubblica con le foto. Allora la diciamo proprio tutta. Invece di spendere 9.000 mila euro per fare i muretti e non risolvere nulla, avremmo pensato di poter proporre di predisporre un servizio di guadiania nella zona e in tutte quelle degradate e magari installare video e fotocamere di sicurezza in tutte quelle aree. Forse sarebbero più efficaci. Un’ultima cosa. Io e il consigliere Gallese siamo onorati di aver inusualmente provocato la risposta del sindaco in persona, ma ci chiediamo perchè risponde anche e si accalora tanto l’assessore Casciere, passato dall’opposizione in maggioranza, da “senza padroni” alla Lega e al centrodestra, diventato assessore da un mese e del quale, quindi, l’opera non è ancora valutabile?».
Una piccola notazione. La passata ammnistrazione aveva predisposto proprio il servizio di guardiania con la vigilanza della Polizia locale. Servizio dismesso un anno fa e che ha portato al riverificarsi dei problemi di cui stiamo dibattendo. Così come alla stazione Fs, la riduzione al minimo della presenza della Polizia Ferroviaria, ha consentito a tutti coloro che utilizzano quello spazio per attività poco chiare di tornare ad impadronirsene. Ma tutto ciò è ormai passato.