di Americo Tangredi
AVEZZANO – La seconda domenica del mese di maggio è dedicata alla celebrazione, al ricordo, al rispetto della mamma. La festa della mamma, insieme a quella del papà, sono le feste maggiormente seguite anche da coloro che non si sentono legati da nessun vincolo religioso. Ma sappiamo come è nata tale ricorrenza?
La storia ci porta nell’antica Grecia, dove si celebrava la festa dedicata alla dea Rea madre degli dei dell’Olimpo e moglie di Crono. Il mito vuole che Rea, essendo incinta di Zeus, dovette fuggire da Crono suo marito, che dopo aver sentito una profezia nella quale suo figlio lo avrebbe spodestato tentò in tutti i modi di farle del male. Rea si rifugiò nell’isola di Creta e in una grotta partorì Zeus, con uno stratagemma riuscì ad ingannare Crono e a salvare la vita a suo figlio. E proprio questo coraggio materno di Rea fu la base dell’antica festa della madre.
Nell’antica Roma, viceversa, si celebrava il culto di Cibele che personificava la Madre Terra, portatrice della vita e della vegetazione: essa veniva raffigurata come una matrona seduta affiancata da due leoni. Con l’affermazione del cristianesimo la festa della mamma assunse un aspetto più dolce e profondo dove la figura della Madonna vive in prima persona le vicende umane e divine di Cristo dalle sue gioie ai suoi dolori.
Nel XVII secolo in Inghilterra si celebrava il Mother’s sunday; in questa festa ogni bambino che viveva lontano da casa ritornava in famiglia per festeggiare il proprio nucleo familiare. Tale giorno veniva celebrato nella maggior parte delle volte durante la quarta domenica di quaresima, ma via via il Mother’s sunday venne mutato in Mother’s day, ovvero il giorno della mamma.
La festa della mamma, in Italia, venne introdotta nel 1957 da don Otello Migliosi un parroco di Assisi e dal quel momento ogni anno si celebra questa tenera festa. «Dio non poteva essere da per tutto – recita l’antica saggezza ebraica – Così ha creato le madri». Un pensiero speciale va a tutte le mamme, quelle che lottano, quelle che soffrono, quelle che sorridono, che gioiscono, alle madri che non hanno figli e soprattutto alle mamme che ci guardano da lassù.