di Americo Tangredi
MAGLIANO DE’ MARSI – Il mese di Maggio per chi è credente e non è strettamente legato alle celebrazioni della Madonna nella sua forma più classica e dolce. Ma sappiamo perché il mese di maggio è dedicato alla Mamma Celeste? Anticamente, il mese di maggio era un mese dedicato alle celebrazioni pagane di due antiche divinità, Artemide e Flora. All’indomani dell’editto di Milano 313 d.C e l’affermazione del Cristianesimo sia nella vita sociale e sia nella vita religiosa, si decise di dedicare un giorno specifico (il 15 maggio) alle celebrazioni dei riti in onore della Madonna. Successivamente venne deciso di dedicare un’intero mese di celebrazioni al culto di Maria, dal nome Tricesimum.
Nel XVIII secolo, nel collegio romano della Compagnia di Gesù, tale padre Latonia, per contrastare l’immoralità di alcuni suoi alunni, decise di dedicare il mese di maggio alla Madre di Cristo. Da quella decisione di dedicare l’intero mese alla Madonna si crearono delle tradizioni che permangono tutt’ora nella società marsicana. Come nel caso di Magliano dè Marsi. Ogni mattina del mese, alle sei di mattina, i pellegrini maglianesi partendo dalla fonte vecchia (antica località maglianese) e si recano, a piedi, sulla sommità rocciosa del Monte Ravone. Li c’è una piccola chiesa, costruita dal gruppo Alpini locale, dedicata alla Madonna. «Con la sua materna carità – si legge nella costituzione dogmatica Lumen Gentium – si prende cura dei fratelli del Figlio suo ancora peregrinanti e posti in mezzo a pericoli e affanni, fino a che non siamo condotti nella patria celeste».