di Ferdinando Mercuri
PESCASSEROLI – Torna il numero chiuso nei “Santuari Naturalistici” del Parco nazionale d’Abruzzo. In quelle aree, cioè, dove l‘eccessiva ed indiscriminata presenza dei turisti arrecherebbe gravi disturbi alla fauna. La zona della Val di Rose, Valle Jannanghera e del Monte Amaro si caratterizza per la presenza di una particolare concentrazione di camosci. Così come sul Monte Meta si è visto progressivamente aumentare negli ultimi anni la presenza di individui di camoscio appenninico, che oggi formano nuclei stabili e di notevole consistenza numerica a dimostrazione della espansione del camoscio nell’area delle Mainarde.
Il Camoscio Appenninico costituisce, insieme con l’Orso bruno marsicano ed il Lupo, la peculiarità faunistica più preziosa del Parco e dell’intero Appennino, e la popolazione presente nelle aree suddette è oggetto da tempo di una particolare attenzione da parte dell’Ente Parco, volta alla sua salvaguardia.
L’afflusso turistico indiscriminato può arrecare grave disturbo agli animali, rendendo precaria la loro possibilità di alimentarsi e di svolgere il normale ritmo di attività biologiche quotidiane.
“L’Ente Parco Nazionale d’Abruzzo, Lazio e Molise _ è detto in una nota _ nell’interesse della conservazione delle aree e delle specie che vi vivono ha provveduto a predisporre, come ogni anno, l’atto che disciplina i flussi turistici nelle zone ritenute particolarmente critiche, regolamentando il flusso turistico” nei seguenti periodi:
28 luglio – 2 settembre 2018 nelle aree di presenza del Camoscio appenninico di Val di Rose, Valle Jannanghera, Monte Amaro e Monte Meta.
4 agosto – 15 settembre 2018 nelle aree di presenza dell’Orso bruno marsicano tra Valico Monte Tranquillo – Rifugio di Iorio – Monte Serrone e Monte di Valle Caprara – Monte Schienacavallo – Monte Marcolano – Rocca Genovese.