di Perluigi Palladini
AVEZZANO – Crisi comunale di Avezzano, per “Sua Assenza”, tornato e ridiventato “Presente” da poco più di 48 ore dopo 10 giorni di vacanza, l’Australia è davvero un ricordo lontano. E la domenica è stata davvero terribile. Drammatica. A poco più di 24 ore dal Consiglio comunale che dovrà anche decidere sulla sorte della Presidente dell’Assise Civica, sempre più stretta in una serie di controversie con la maggior parte dei gruppi e dei membri dell’Assemblea civica, la “guerra civile” scatenatasi nella “maggioranza” è sempre più feroce e con un’impressionante velocità del divenire.
La domenica, appunto. È iniziata con la notizia della definitiva presa di distanza di Vincenzo Ridofli da Forza Italia e anche dalle ultime scelte del sindaco. Ridolfi, insomma, abbandona la barca dei fedelissimi del primo cittadino, che pare svuotarsi ogni giorno, pericolosamente quanto inesorabilmente, per approdare altrove. Dove? La risposta è arrivata nella tarda serata e confermata in mattinata da un comunicato stampa che annuncia la nascita di un nuovo gruppo consiliare denominato “Responsabilità Civica” e al quale hanno aderito i consiglieri Maria Antonietta Dominici, Donato Aratari, Alessandro Pierleoni e, appunto, Vincenzo Ridolfi.
Questo il testo della nota diffusa: «Si è costituito nella giornata di ieri, domenica, dopo un’attenta riflessione il gruppo consiliare “Responsabilità Civica” formato dai consiglieri Donato Aratari, Maria Antonietta Dominici, Vincenzo Ridolfi e Alessandro Pierleoni. Il gruppo è animato dallo spirito originario che ha portato alla vittoria della coalizione “Insieme”. I consiglieri di maggioranza intendono perseguire gli obiettivi compresi nel programma originale che ha portato alla vittoria il sindaco Gabriele De Angelis. Il tutto nasce per ridare voce agli elettori che hanno creduto in una politica innovativa e che pone al centro il bene della città. Il gruppo verrà ufficializzato nella giornata di domani».
D’un colpo, quindi, due delle liste civiche che appoggiavano De Angelis (Avezzano Insieme e Avezzano Rinasce) sono sparite e si sono fuse accogliendo Ridolfi al loro interno. E non è finita. Innazitutto ora si porrà il problema dell’assessore Chiara Colucci. Avezzano Rinasce, lista di appartenenza della Colucci, con l’adesione di Aratari e Dominici al nuovo gruppo, non ha alcun rappresentante in Consiglio. La Colucci è in giunta per mandato di chi? Dei non eletti? Del Sindaco? O cosa? Dovendo considerare, poi, un consigliere sub-judice e molto precario Francesco Paciotti, qualora dovesse entrare in Consiglio Annalisa Cipollone, data per molto critica col sindaco, o addirittura Emilio Cipoloone, l’ex vice sindaco malamante defenestrato dall’ex leader di “Insieme”, il gruppo di Responsabilità Civica, che già ora sarebbe il primo in Consiglio, potrebbe aspirare a diventare di gran lunga il più forte con cinque consiglieri. In mezzo resterebbe Partecipazione Popolare, con Alberto Lamorgese e il coordinatore Sandro Stirpe che rimarrebbe così senza confederazione, un assessore in giunta e una posizione da chiarire fra la ricomposizione dei civici, che lo hanno fatto senza di lui, e la fedeltà al sindaco, gradita ma numericamente esile. E i nuovi amici del Sindaco, Udc e Lega, Cipolloni, Di Micco, Francesconi, Rosa, Casciere e Stati? Saranno spettatori della situazione certi delle loro posizioni, oppure puntelleranno i loro scranni dando inizio ad una guerra nella guerra?
Ma il redde rationem, almemo in parte, non è lontano. Questo pomeriggio, ore 17,30, nel Palazzo Municipale, ci sarà un vertice di maggioranza. Quale? Quella di Udc, Fi e Lega?, Quella dei Civici? O ancora una versione 4.0? La sensazione è quella di una situazione logoratasi all’inverosmile dove ormai il “bene della città” è diventato una foglia di fico e nemmeno tanto coprente. Una sorta di tragica “Caduta degli Dei”. E non solo. In Consiglio ci sarà la votazione sulla sfiducia alla Presidente del Consiglio. Se dovesse passare sarebbe il primo duro colpo al sindaco e soprattutto, bisognerà vedere la reazione dell’interessata che, ce lo ha fatto capire in una sua dichairazione di qualche giorno fa al nostro giornale, non è disposta né a fare da vittima sacrificale né a stare zitta e subire.
L’area “Giap”, meglio nota come “Angolo dei Samurai”, si affolla di ora in ora, cresce esponenzialmente di numero, sono giorni ormai che sono rimasti solo posti in piedi, al massimo sui cigli dei marciapiedi o sugli alberi, e prepara gli spalti per la vigilia del 25 Aprile.