di Pierluigi Palladini
AVEZZANO – Processo per l’acquisto della nuova sede Cam con sospetto di corruzione, il Gup presso il Tribunale di Avezzano, in sede di udienza preliminare, rinvia il processo al 6 novembre prossimo ma a sorpresa ordina alla Procura marsicana di convocare le parti lese.
Questa mattina, come da noi annunciato, davanti al Gup del Tribunale di Avezzano Maria Proia, sono comparsi l’ex Direttore generale del Cam, Gianfranco Tedeschi, la ex Direttrice amministrativa dello stesso Consorzio, Santina Fracassi e l’imprenditore, Domenico Contestabile, tutti accusati di corruzione derivata dalla maggiorazione del prezzo della sede acquistata, partita da una base di un milione e mezzo di euro e poi realmente ceduta, migliorie comprese e costi di leasing, a oltre 2 milioni e mezzo di euro. Un sovrappiù sospetto per il Pm Cerrato che avrebbe ricostruito un passaggio di grosse regalie in denaro fatte dall’imprenditore a Tedeschi e alla Fracassi,.
Questa mattina, quindi, una volta incardinato il procedimento, il Giudice per l’Udienza Preliminare ha rinviato al 6 novembre ma con una particolarità: la Procura è stata invitata, in realtà trattasi di vera e propria disposizione impositiva, di convocare tutte le parti lese in questo procedimento che sono, peraltro, il Cam stesso e tutti i comuni che fanno parte del Consorzio, in prima fila quello di Avezzano, che vanta una quota notevole delle azioni del Cam e quindi maggiormente esposto sia negli eventuali danni avuti in questa vicenda, sia nella mostruosa montagna debitoria che ha portato il Cam alla Procedura di concordato fallimentare.
In effetti è sembrato a tutti strano che nessun Comune socio e tantomeno i nuovi amministratori del Cam, tutti tanto ligi nel cercare il bene della collettività, abbiano trascurato l’evenienza e la possibilità di far rifondere, ognuno per la sua parte, almeno questo eventuale danno.
Su tale questione interviene il Movimento 5 Stella marsicano con una dichiarazione del consigliere comunale di Avezzano, Francesco Eligi: «Speriamo vivamente che Comuni e nuova direzione del Cam si costituiscano parte civile al processo contro l’ex Amministratore Delegato Gianfranco Tedeschi e una sua collaboratrice. Si tratta di un’azione necessaria per fare la massima chiarezza sull’acquisto della sede del Cam per quasi due milioni di euro, poi trasformata in uffici con la spesa di circa un altro milione. In prima fila ci aspettiamo che ci sia il Sindaco De Angelis, a rappresentare Avezzano quale maggiore azionista del Cam. Sarebbe l’occasione per dimostrare che quella necessaria azione di trasparenza già iniziata, a suo dire, con il rinvenimento di 13 milioni in più di debito, non è solo un’operazione di facciata. La “gaia gestione” del Cam è nota a tutti e il modo in cui si sono accumulati 100 milioni di euro di debito lascia intendere una chiara negligenza di tutte le amministrazioni marsicane socie del consorzio che si sono avvicendate negli anni. Nessuno dei Comuni ha controllato come si spendevano i soldi dei loro cittadini.
Domani vedremo se qualche Sindaco avrà avuto il coraggio di rompere la catena e schierarsi dalla parte del bene comune. Anche per non rischiare veloci archiviazioni e far luce su una trattativa costata quasi 3 dei 100 milioni di debiti accumulati. Diversamente prepariamoci a un ulteriore peggioramento dell’ente acquedottistico».
Ora è il momento di dimostrare alla cittadinanza tutta, avezzanese marsicana, che non si sono fatte solo chiacchiere a non finire ma davvero si è preso a cuore l’interesse collettivo nel cercare di salvare il Cam. Per il momento l’unica azione che abbiamo visto, e della quale molti cittadini ci hanno parlato, è stato l’invio di presunti e salatissimi conti arretrati all’utenza. Come al solito.