di Pierluigi Palladini
AVEZZANO – Crisi comunale, arrivano al pettine i primi nodi. E sono pure molto intrecciati e di difficile scioglimento. Ma andiamo per gradi. Intanto, in via preliminare, ricordiamo che domani, lunedì 16 aprile, alle 12, presso il castello Orsini/De Angelis, è prevista l’assemblea sindacale, fino alle 14, dei dipendenti comunali. Molti i problemi e, sopra a tutto, la questione della “Direttiva Fantozzi”, ovvero quella che, in sostanza, vieta agli impiegati del Comune di Avezzano di esprimersi su scelte e condotte dell’Amministrazione comunale stessa. Come si ricorderà, infatti, il 6 aprile Rsu e sindacati di categoria avevano già convocato l’assemblea ma avevano trovato il vecchio maniero chiuso e spento. Vedremo se stavolta sarà la volta buona per ristabilire un diritto costituzionalmente garantito.
Ma domani pomeriggio c’è un altro appuntamento a dir poco importante. La Presidente del Consiglio comunale, infatti, ha convocato la conferenza dei capigruppo consiliari per decidere data e ordine del giorno della prossima Assemblea civica. Alle 18,30, quindi, presso il Municipio, si incontreranno i consiglieri Aratari, Babbo, Boccia, Carpineta, Stati, Francesconi, Di Berardino, Di Pangrazio, Eligi, Lamorgese, Paciotti, Pierleoni, Cipollone, Gentile e Luccitti per discutere con la Presidente gli argomenti da inserire, data e ora. La data sarà sicuramente il 24 aprile e, quasi certamente, dal primo pomeriggio o tarda mattinata. Fra i punti all’ordine del giorno, la sfiducia che dieci consiglieri hanno firmato e presentato proprio nei confronti della Presidente del Consiglio. Immobilità, Commissioni non convocate, documento della Prefettura occultato, presunta passività nei confronti del Sindaco, sono le accuse contestate dall’opposizione. Mal di pancia, peraltro, sono piuttosto evidenti in larga parte di coloro che sostengono il Sindaco, vecchie glorie e new entry, che non danno massima sicurezza di tenuta.
Noi abbiamo raggiunto telefonicamente la Presidente del Consiglio che ci ha detto: «Non voglio scendere in polemica con nessuno. Ho sempre avuto e voglio mantenere toni e contenuti istituzionali. Io respingo al mittente tutte le accuse e invito i cittadini a venire in Consiglio per ascoltare quel che ho da dire. Il Sindaco è partito, come sapete, e a me non ha detto proprio nulla su questa vicenda. Quindi conoscerò il suo pensiero solo al suo ritorno. Posso solo dire di aver sempre rispettato e fatto applicare la legge, non ho mai deviato da questo metodo, per nulla e per nessuno. Non starò certo lì ferma a subire, questo è sicuro». In buona sostanza la Presidente rivendica la sua correttezza, si legge una certa irritazione per l’Assenza e il silenzio del Sindaco e, soprattutto, si capisce che l’ipotesi di dimissioni prima del Consiglio sono una ipotesi concreta. La Presidente, insomma, non si farà crocifiggere in sala mensa.
Che poi nel Palazzo Municipale ci sono parecchie tensioni, lo si è compreso prima dalla febbrile attività di incontro del Sindaco con i cosiddetti “civici” prima di partire, anche se qualcuno, vedi Partecipazione Popolare e Francesco Paciotti, affermano di non aver parlato proprio con nessuno. Chi ha parlato non avrebbe chiarito nulla, a quanto pare, e poi c’è chi, non civico, ha iniziato a manifestare una sorta di mal sopportazione nei confronti del capo dell’amministrazione civica avezzanese. Sembrerebbe che siano parecchi, ultimamente, ad essere stanchi di dover star calmi e fidarsi.
E dall’Australia, per finire, passiamo all’Antico Giappone. Qualcuno ha raccontato di timori, del Palazzo per una sorta di congiura di samurai. Tant’è vero che spesso si vede fare “capoccella” dai finestroni rotondi delle torrette del Palazzo comunale, a turno, i fedelissimi del Sindaco a mò di vedetta. Poi abbiamo capito che si tratta di una congiura al Samurai, inteso come bar di fronte al Comune. Sabato sera i samurai si erano moltiplicati a… dismisura.