AVEZZANO – Trasporti dalla Marsica per i grandi centri che la circondano, Pd locale sempre più duro e critico per i disservizi che sono stati “organizzati” per i pendolari e gli utenti della Marsica. Il Segretario del Pd di Avezzano Ceglie, con il responsabile del settore Aurelio Cambise, infatti, hanno diffuso una nota decisamente molto critica con la Tua ma anche con le ferrovie che fra mezzi, orari e linea, insieme ad orari decisamente originali, mettono letteralmente a piedi i Marsicani. Questa la nota diffusa da Ceglie e Cambise: «Torniamo nuovamente a toccare un problema irrisolto, nonostante le continue segnalazioni, quello dei trasporti, con particolare riferimento al collegamento Avezzano-Pescara e viceversa. Ci era sembrato, per un attimo, che un vettore privato (Bianchi Tour) potesse sopperire in alcuni giorni a qualche lacuna. Il pio desiderio è durato poco, perché, sembra che si sia tirato indietro, interrompendo un servizio autonomamente proposto e unilateralmente soppresso (Certe corse sono rimaste scritte solo nei cartelli affissi e divulgati).Ovviamente è inutile considerare la Tua, dove si prevede una riorganizzazione che taglierà il 50% delle corse verso Roma.
Chi si trova a vivere questi disagi sa che non è bello vedere affissi orari che poi vengono stravolti, eliminati senza preavviso e senza correzioni integrative che diano possibilità ai viaggiatori di provvedere in tempo utile.Ma il nostro pallino fisso è sempre rivolto alla criticità insopportabile dei collegamenti ferroviari ridotti quasi al lumicino. Andare in treno da Avezzano a Pescara è un’impresa:
si può partire la mattina solo alle ore 7,13, lasciando scoperta l’intera mattinata, oppure alle ore 16:03. E per ritornare come si fa, se l’ultimo treno da Pescara è alle ore 17,15?
Ci sembra un grosso errore avere soppresso il treno delle ore 18,46 da Pescara per Roma Termini. L’assurdo è che dopo le ore 17,15 ben quattro treni da Pescara si fermano tutti a Sulmona e nemmeno uno prosegue almeno fino ad Avezzano. Nessuno pensa al danno per l’economia, il turismo, la cultura, le relazioni sociali.
In treno o in autobus, la sera, non si possono raggiungere Avezzano e la Marsica, rispettivamente dopo le ore 17,15 per l’uno e dopo le ore 18 per l’altro da Pescara. Per farla breve, chi dalla Marsica deve raggiungere la costa adriatica, se poi vuole tornare a casa dopo le ore 17,15, o dopo le ore 18, o viaggia autonomamente mediante l’autostrada, che ha avuto il più alto incremento tariffario d’Italia, o deve portarsi il mezzo privato fino a Sulmona e poi prendere uno dei quattro ultimi treni, che terminano la corsa tutti a Sulmona. Il mondo, ci dicono, va avanti e sta facendo passi da gigante, ma non sulla tratta Avezzano-Pescara e viceversa. Non dimentichiamo, da ultimo, che molti marsicani studiano nelle sedi universitarie di Chieti e di Pescara e tutti sanno i salti mortali che devono fare per spostarsi da casa all’Università e viceversa (Intorno alle ore 16:30 devono cominciare a correre dalle loro aule, se vogliono ritornare a casa; diversamente rimangono in città)».