LECCE NEI MARSI – Il presunto falso invalido M.G. suocero di Arnaldo Aratari, amministratore della Medisalus Srl, per il quale è stato predisposto dal GIP su proposta del P.M. Savelli a seguito di indagini disposte dalla Guardia di Finanza un sequestro di 200.000,00 € e del 100% del capitale sociale di Medisalus Srl pari a 30.000 € . Il cerchio continua considerando che la moglie M.T. dipende dell’agenzia delle entrate ha percepito per la presunta falsa invalidità del padre M.G. dal 2013 tutti i benefici della legge 104/92. Ad aggravare la sua posizione c’è la richiesta della Asl di 750.000,00 € per prestazioni di riabilitazioni eseguite extra autorizzazione regionale in modo arbitrario, ciò comporta la sospensione dell’autorizzazione per ripetute esecuzione fuori budget.
Per di più il Comune di Lecce Nei Marsi ha accertato l’assenza di autorizzazione fognaria comunale sia originariamente nel 1998 che successivamente in occasione di ampliamento e di variazione societaria; inoltre ha contestato alla Medisalus Srl l’esercizio di attività sanitaria in zona di piano regolatore vincolata ad uso diverso ed attivato ai sensi della legge 241/90, il procedimento per la revoca delle autorizzazioni sanitarie di riabilitazione. Per quanto riguarda i 200.000,00 € si fa riferimento ad una pensione che Aratari percepisce per malattie riconosciute dalla commissione periferica dell’Aquila dal 2008. Insomma se venissero confermate tutte le accuse si tratterebbe di qualcosa sicuramente non nuovo nello scenario nazionale ma di certo irritante per tutte quelle persone che invece anche avendo un’invalidità dimostrata devono fare trafile e visite su visite al fine di vedersi ottenere (e non sempre per di più) quanto loro spettante per diritto.
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