di Pierluigi Palladini
AVEZZANO – Funziona a meraviglia il Piano Sicurezza pilota che il Comune di Avezzano sta sperimentando con Prefettura, Questura e Ministero dell’Interno. Questa notte, la seconda in una sola settimana, ignoti sono entrati nella palazzina che ospita gli uffici dell’anagrafe e del servizio elettorale del Comune di Avezzano lasciando danni e devastazione ovunque.
Come detto, si tratta del secondo passaggio in sette giorni. Una settimana fa, i malviventi, hanno aperto e forzato alcuni cassetti e, trovati circa 100 euro, se la sono svignata insalutati e, soprattutto, non visti.
Nella notte appena trascorsa, invece, il fatto è stato ancora più eclatante. Gli ignoti sono entrati nella palazzina e l’hanno “visitata” interamente in tutti e tre i piani. Questa mattina, alle 8, poco prima, l’usciera che ha aperto gli uffici si è trovata davanti ad uno spettacolo davvero allarmante, tanto che, spaventata, è uscita ed ha chiamato gli altri colleghi e la Polizia Locale che è intervenuta sul posto.
Una volta entrati, quindi, i dipendenti dell’anagrafe e del servizio elettorale del Comune di Avezzano, hanno constatato che erano stati devastati e danneggiati tutti e tre i piani dell’edificio, carte per terra, cassetti aperti, documenti all’aria, insomma, un vero e proprio putiferio, una sorta di tempesta perfetta che aveva attraversato gli uffici. Sembrerebbe che non manchi nulla ma su questo bisognerà attendere l’esito delle verifiche della Polizia Locale di Avezzano con i dirigenti del settore. Una particolarità: nessuna porta è risultata forzata il che sta ad indicare che i ladri o vandali che siano, sono riusciti ad entrare e ad uscire chiudendo educatamente anche le porte e le finestre.
Ma non solo. In via Iatosti, quindi vicino al Comune di Avezzano e sempre in zona centrale e abitata, altri ladri sono entrati nell’edificio dell’Ufficio del lavoro e anche qui danni e vandalismi anche se non si esclude il furto di qualcosa.
Insomma, la differenza fra sicurezza reale e sicurezza percepita è questa e non quella di chi teme che possa accadere qualcosa se si verificano condizioni che, soggettivamente, e quindi spesso arbitrariamente, vengono considerate pericolose. Qui parliamo di uffici pubblici, dove sono custoditi beni, denaro e documenti di tutti noi, che sono praticamente alla mercé di chiunque. Questa è insicurezza oggettivamente accertata. Non fuffa e proclami senza costrutto.