AVEZZANO – Allarme sicurezza in città, la videosorveglianza ad Avezzano assomiglia sempre più al Polifemo di Omerica memoria. Un occhio solo e pure a rischio.
Le vicende delle scorse settimane, infatti, più che guardare ai singoli episodi, che già come numero erano ragguardevoli, ci hanno spinto a cercare di comprendere come stanno le cose. Il primo passo, quindi, è stato quello di comprendere lo stato di salute del sistema sicurezza a quello che, prima di tutti, dovrebbe essere un deterrente per le varie tipologie di malintenzionati. La videosorveglianza installata in tutta la città.
Il panorama non sarebbe esattamente esaltante visto e considerato che, stando a quanto appreso, molte telecamere funzionano male o spesso sono fuori uso. Nella zona maggiormente nell’occhio del ciclone, Piazza Matteotti, Stazione Ferroviaria e Terminal Arpa/Piazzale Kennedy, da quanto ci risulta si farebbe prima a contare quello che funziona che non quello che non funziona. In sostanza, capita spesso che le telecamere che dovrebbero rendere facile l’identificazione di chi commette reati e prevenirli, sono non funzionanti o funzionanti a singhiozzo. E questo è un vulnus grave ad un sistema che, in questo modo, rimanda tutto alla presenza umana costante in quella zona. Su questo, poi, intervengono anche decisioni del passato, come, ad esempio, la riduzione ai minimi termini della presenza della Polfer in quella zona che, invece, in passato ricopriva un ruolo decisivo nella deterrenza molto forte.
La situazione, pur restando seria, non sarebbe comunque così al limite. Molti degli episodi denunciati, infatti, al vaglio degli accertamenti effettuati dagli inquirenti sarebbero risultati addirittura privi di fondamento anche se, ad ogni modo, una sacca di criminalità, in quell’area insiste ma insisteva anche in passato.
E allora, diciamo noi, prima di far squillare le trombe sul Piano Sicurezza pilota in città, sarebbe il caso di ripristinare la piena funzionalità del sistema di video sorveglianza, battersi con Mnistero dell’Interno e Comando generale della Polizia di Stato per il ripristino della presenza fissa e continua della Polfer in quell’area e, poi, magari, provvedere ad un potenziamento di controlli e presenza di ulteriori forze dell’ordine. Invece delle fanfare, in buona sostanza, sarebbe più utile adoperarsi per ottenere, non solo nella zona indicata, maggiori risorse per la sistemazione degli apparati video, e magari una dotazione più moderna ed efficiente, e poi un potenziamento degli uomini da poter utilizzare in questo tipo di attività. L’azione sarebbe decisamente più gradita ai cittadini rispetto alle mille chiacchiere e polemiche da bar cui assistiamo sconsolati tutti i giorni.